Risarcimenti in vista dopo il processo Mps

Tre grossetani si sono rivolti all’associazione "La banca istituisca un tavolo di lavoro"

La sentenza Mps II rischia di minare la stabilità dell’istituto bancario. E per garantire i risarcimenti ai risparmiatori – fra i quali tre grossetani che si sono costituiti parti civili dopo aver visto sfumare complessivamente 200mila euro di investimenti azionari – Confconsumatori si rivolge alla banca e al ministero dell’Economia e delle finanze, azionista di riferimento del Monte dei paschi di Siena. "Alla luce della sentenza del processo Mps ricordano da Confconsumatori, già ammessa parte civile nel processo insieme ai propri associati rappresentati dall’avvocato Luca Baj – esprimiamo apprensione circa la necessità di evitare nuovi contenziosi e di garantire le coperture necessarie ai risparmiatori che hanno diritto ai rimborsi: per questo facciamo appello alla banca e al Mef per l’apertura di un tavolo di lavoro. La condanna ha anche riguardato la manipolazione del mercato, per i comunicati nel periodo ricompreso tra il 29 aprile 2013 e il 6 agosto 2015. Il tribunale ha inoltre dichiarato prescritto il reato relativamente al bilancio al 31 dicembre 2012 e ha assolt gli imputati per altri due capi di imputazione. Condanna di rilievo per gli imputati, che dovranno risarcire – insieme a Banca Monte dei paschi di Siena – i danni patiti dai risparmiatori, che dovranno essere quantificati, dal giudice civile dopo che la condanna sarà divenuta definitiva. Per il momento, i risparmiatori dovranno attendere ancora.