Quarantene, l’Asl ammette i ritardi Nuove norme adottate dopo giorni

Scuola, la risposta al Difensore civico. "Sono stati necessari tempi tecnici per l’adeguamento"

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Quarantene scolastiche, l’Asl ammette: "la circolare ministeriale del 3 novembre era immediatamente vincolante". Ma allo stesso tempo si giustifica: "In alcuni casi i provvedimenti attuativi delle circolari ministeriali non possono essere immediati, ma richiedono un adeguato intervallo temporale per essere definiti e applicati; non si tratta infatti solo dell’adozione di atti formali, bensì di predisporre misure organizzative e gestionali da attuare in un contesto aziendale piuttosto complesso, che richiede il coordinamento di vari servizi e livelli di responsabilità oltre al necessario raccordo con istituzioni e soggetti esterni".

C’è voluto qualche giorno, ma alla fine Asl Toscana Sud Est ha risposto a quanto segnalato da La Nazione diversi giorni fa riguardo la mancata applicazione delle nuove regole sulle quarantene scolastiche da parte del Dipartimento di prevenzione della stessa azienda sanitaria. Asl non ha risposto direttamente al nostro giornale, bensì al difensore civico della Regione Toscana, Vittorio Gasparrini, il quale aveva inteso prendere posizione al riguardo evidenziando anche da parte sua le mancanze di Asl. Forse si ricorderà come i segnalati si riferivano a una classe del liceo scientifico Marconi e ad alcune classi dell’Istituto tecnico industriale i cui studenti erano stati messi in quarantena nonostante le nuove regole sulle quarantene scolastiche fossero già in vigore.

Asl Toscana Sud Est adesso dice al difensore civico che "il Dipartimento di prevenzione si è prontamente attivato per attuare quanto disposto dalla circolare in questione nella stessa settimana di emanazione delle nuove disposizioni, mediante incontri e riunioni con i rappresentanti scolastici delle tre province di riferimento peraltro senza attendere che venissero definiti i necessari accordi a livello regionale tra settore scolastico e istituzioni sanitarie". Insomma Asl dice di essersi attivata subito, ma ci sono stati tempi tecnici per capire operativamente come si doveva procedere. E "le indicazioni da parte della Regione sono arrivate il 12 novembre" quasi dieci giorni dopo la circolare emessa dai ministeri della Salute e della Sanità. Il difensore civico della Regione Toscana, prendendo atto delle giusticiazioni dell’Asl, però puntualizza una cosa: non erano tanto in dubbio le procedure per l’effettuazione dei tamponi, quanto la decisione di Asl di porre in quarantena i ragazzi a prescindere da esse. "Se comprendo – scrive Gasparrini – che l’organizzazione dei test rapidi per il rientro a scuola abbia comportato tempi e necessitato di direttive precise, va sottolineato come la circolare ministeriale riguardava sì la possibilità di rientrare rapidamente a scuola, ma anche e soprattutto la circostanza che si evitasse la quarantena agli studenti".