"Proposta inaccettabile dall’azienda"

"Inaccettabile la richiesta dell’azienda". Questo l’incipit del documento, promosso dalla Rsu aziendale della Venator, dopo la decisione dell’azienda di procedere a 41 licenziamenti. "L’attuale crisi industriale è stata determinata da gravi errori gestionali e strategici della Direzione Aziendale – si legge nelle richieste –, più volte e invano denunciati dalla Rsu e per i quali si chiede oggi di farne pagare le conseguenze ai lavoratori. L’atteggiamento dell’Azienda nell’aver avviato la procedura in maniera unilaterale, disattendendo gli impegni presi con la Rsu nell’incontro del 5 agosto mirati alla collaborazione e ricerca di soluzioni condivisi". Secondo la Rsu "Non ci sono differenze occupazionali per la marcia a due o tre linee di produzione, come condiviso con l’azienda nei momenti difficili del passato, è vergognoso che in un momento così difficile, dove si propone un taglio del personale, siano stati fatti tre nuovi dirigenti e si sprechino risorse per due consulenti nella funzione HR, chiamati a sopperire alle incapacità dei manager presenti in azienda e di fatto esternalizzando le relazioni sindacali. Secondo la Rsu "la direzione aziendale si sta muovendo in direzione opposta agli impegni assunti nell’Accordo Volontario del 2015 dove si impegnava al mantenimento dei livelli occupazionali e a creare le condizioni per l’aumento degli organici. La Venator sta cavalcando una crisi temporanea per fare una riduzione strutturale dell’organico, da anni nelle sue mire e puntualmente respinta dalle varie Rsu. La procedura avviata dalla Venator non sembrerebbe rispettare la norma prevista per la riduzione del personale, in quanto le ragioni che determinano i licenziamenti devono essere legate ad una riduzione delle attività non transitoria ma definitiva". La Rsu ha anche indetto il blocco totale di tutti gli straordinari e che gli interventi di reperibilità siano fatti solo per motivi di sicurezza.