
Una veduta del porto, attualmente al centro di un braccio di ferro tra Comune e intestatari sul rinnovo delle concessioni
MONTE ARGENTARIO
"Sul porto di Porto Ercole facciamo un appello alla chiarezza". Il gruppo di opposizione ’Per l’Argentario’ interviene sulla situazione inerente le concessioni demaniali nello specchio acqueo portoercolese, che il Comune ha deciso di prendere per sé per poi portarle a gara. "Negli ultimi mesi la questione del Porto di Porto Ercole ha sollevato una serie di interrogativi tra i cittadini - dicono dal gruppo di Marco Nieto -, in particolare riguardo alla visione e alle decisioni che l’amministrazione intende adottare. Il 27 novembre il consiglio comunale ha adottato una proposta di delibera che prevedeva che tutte le concessioni relative al porto dovessero essere gestite dal Comune. Questa proposta ha ottenuto la condivisione della maggioranza che appoggia l’attuale amministrazione, ma non del nostro gruppo, che ha sollevato dubbi e preoccupazioni riguardo una gestione che appariva poco chiara e potenzialmente rischiosa. La decisione presa in consiglio prevedeva che il Comune avrebbe inviato lettere di sfratto entro il 31 dicembre agli attuali concessionari. In tutti gli atti amministrativi di questa vicenda, il Comune sembra comportarsi come se i beni del demanio marittimo fossero di sua proprietà. Invece è solo un gestore di beni dello Stato con regole chiare per la gestione, a cui il Comune si deve attenere". "Tutti i concessionari hanno fatto ricorso al Tar - proseguono - quindi il vicesindaco ha dichiarato a La Nazione che le attuali concessioni verranno prolungate di un anno. Intanto 48 mila euro di fondi dei contribuenti se ne sono andati per le parcelle dell’avvocato che assisterà il Comune".
Andrea Capitani