"Piccole navi da crociera, il futuro può partire da qui"

Alla Parrina illustrato il piano 'Destination Argentario'

Un porto (foto Germogli)

Un porto (foto Germogli)

Grosseto, 26 maggio 2016 - «Siamo nel centro del Tirreno, tra Roma e Firenze, e tra poco, non appena il raddoppio della Due Mari sarà completato, dall’Argentario si raggiungerà Siena in poco più di un’ora». Queste, secondo l’agente marittimo Fabrizio Palombo, sono le premesse dalle quali è partito «Destination Argentario», che per il momento è un portale online, ma che nelle intenzioni dei promotori deve diventare un soggetto, un’entità in grado di mettere in rete tutti gli operatori e le istituzioni per sviluppare nella zona dell’Argentario il settore del turismo crocieristico. E per spiegare l’iniziativa, dalle premesse si passa ai numeri. «Nelle settimane passate – prosegue – abbiamo avuto a Porto Santo Stefano una nave, la Signora del Vento, un veliero a tre alberi che fa brevi escursioni nell’arcipelago toscano, con circa cinquanta persone a bordo.

Venerdì a Porto Ercole arriverà una nave di cento metri di lunghezza che trasporta centoventi passeggeri quasi tutti stranieri. Tre scali ancora di altre navi da crociera previsti per quest’anno e il prossimo anno abbiamo già prenotazioni di otto scali di navi che possono sostare nei porti o nelle rade». Insomma, l’Argentario entra nei «pacchetti» delle piccole navi da crociera. E le opportunità che si aprono sono enormi. «Non possiamo pensare di affacciarci nel mercato delle grandi Compagnie da cinquemila passeggeri – afferma ancora Palombo – ma possiamo mirare a un comparto preciso di navi di modeste dimensioni e di alta qualità, che per noi sarebbero la soluzione ottimale». E per rendere il «pacchetto» ancora più appetibile, oltre a escursioni nelle località termali e archeologiche, ai promotori è balenata un’altra idea: diventare il porto di Siena. «Siena è città storica e d’arte conosciuta nei mercati esteri – afferma ancora Palombo – potremmo diventare la porta per raggiungere quella città e altre località della Toscana del sud».

«Il settanta per cento dei maxi yacht del mondo navigano nel Meditteraneo – ha detto Luigi Scotto, della società Lavoratori del mare, tra i promotori dell’iniziativa – e nel 2012 sui siti delle grandi Compagnie che lavorano in questo settore, e che gestiscono l’85 per cento di navi, non erano mai mensionati l’Argentario e la Maremma. Servirà del tempo, per pianificare le crociere in un territorio servono tre anni, per cui quello che iniziamo a fare adesso darà risultati nel 2018, ma dobbiamo iniziare dal fare sistema, dall’idea di presentare un menu ricco per invogliare le Compagnie a inserire l’Argentario, e quindi tutta la Maremma, tra gli scali delle loro crociere. Abbiamo la bellezza, la storia, la gastronomia, ma non sappiamo cosa fare dopo le 18. Certo, se avessimo novanta scali l’anno sarebbe più facile attirare, per esempio, le grandi firme per arricchire la nostra proposta di shopping».

Riccardo Bruni