Museo Guzman, primo passo del cammino

La riapertura della struttura per il Comune è solo l’inizio di un percorso che dovrà valorizzare l’intero patrimonio storico lagunare

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Un percorso in grado di valorizzare il patrimonio storico e archeologico lagunare, e che abbia come perno centrale il museo della Guzman. Questa è l’idea messa in campo dall’assessore alla cultura di Orbetello, Maddalena Ottali, insieme a Claudio Calastri, di Ante Quem, direttore operativo del museo da poco riaperto, e Matteo Milletti, della Soprintendenza, che ne è direttore scientifico.

L’ex polveriera, nella quale sono custoditi reperti di ogni epoca che scandiscono nei secoli la storia di Orbetello, dopo anni di chiusura ha riaperto le porte ai visitatori. Non più di dieci per volta, non più di nove ore per l’intero weekend: le disposizioni anticovid impongono ancora limiti precisi. Ma proprio alla luce di questi ‘paletti’ il numero di settanta visitatori nei primi due giorni è decisamente significativo.

"La Guzman – afferma Ottali – è il punto di inizio di un percorso più ampio, per riqualificare e mettere a sistema tutte le aree archeologiche del territorio. Da Villa Settefinestre al tempio di Talamonaccio". La chiave individuata è una convenzione con la Soprintendenza, che consenta al Comune di occuparsi dell’intero progetto.

"Un percorso archeologico all’aperto – afferma l’assessore – che parta proprio dalla Guzman. Per l’ex polveriera ci sono ancora alcuni interventi da fare, per esempio l’abbattimento delle barriere architettoniche e il risanamento del tetto, ma già adesso siamo pronti a ospitare visitatori ed eventi, perché vogliamo che non sia solo un museo, ma un vero e proprio centro culturale".

Già il prossimo 12 giugno farà tappa proprio alla Guzman il festival ‘I luoghi del tempo’, con il concerto di Frida Bollani Magoni. "La nostra idea – afferma Calastri, che da venticinque anni si occupa del territorio lagunare – è creare eventi tutto l’anno, anche durante l’inverno. Per i prossimi mesi abbiamo già in programma due mostre, una dedicata a Pietro Raveggi, al quale dobbiamo la prima collezione di reperti, e un’altra per il festival Imago".

L’ingresso alla Guzman resterà gratuito per tutto l’anno. Massimo dieci persone a turno per sabato (dalle 16 alle 19) e domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19), prenotazione obbligatoria via mail a [email protected] o per telefono al 3701589727 per gli altri giorni, con orario visite dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Un’occasione da non perdere, per visitare non solo un museo, ma più in generale un luogo che racchiude l’essenza del centro lagunare.

Riccardo Bruni