Un nuovo 'assalto' alle Mura: i comitati raccolgono i rifiuti abbandonati

Ancora una 'Marcia pulitiva'. E anche altre proposte

La raccolta dei rifiuti sulle Mura medicee

La raccolta dei rifiuti sulle Mura medicee

Grosseto, 29 settembre 2014 - « PIUTTOSTO che aspettare i tempi burocratici dell’amministrazione, ci armiamo di sacchi e guanti e ci pensiamo noi a pulire » . Chi parla è Fernando Bruno, uno degli organizzatori dell’iniziativa che si è svolta ieri mattina nel centro storico. Più che di una camminata per le mura, si è trattata di una vera e propria Marcia pulitiva ( questo il nome dell’iniziativa ) che ha visto la partecipazione di alcuni volontari con lo scopo di raccogliere i rifiuti, ma anche di condividere idee.

« Facciamo ciò dev e essere fatto: siamo un filo diretto tra i cittadini e i problemi che questi rilevano all’interno della città », dice Bruno, che insieme a Massimo Reali ha dato vita a Dritti alla meta, il comitato che ha lanciato l’iniziativa, promossa anche dall’associazione Muramonamour e da un altro comitato, « Amici di piazza Tripoli », da poco costituitosi. L’idea è quella di migliorare le condizioni della città non solo per chi ci vive, ma anche per i turisti: « Io — spiega Bruno — ho un residence e il giovedì mattina propongo sempre ai miei ospiti un giro al mercato e poi sulle mura. Volevamo promuovere delle guide gratuite, ma non è stato possibile » . Nel frattempo però il comitato ha chiesto e ottenuto « l’apertura delle troniere, che per piccoli difetti di manutenzione o per mancanza di personale restavano chiuse, ma — ha aggiunto — sono un tesoro da mostrare ai turisti » . « Non abbiamo invitato pubblicamente il sindaco o i vari assessori perché — ammette Bruno — mi sono stufato che ci sia un canale preferenziale per alcuni cittadini. Quando il sindaco si toglie la fascia è un cittadino qualsiasi, ma sarebbe potuto venire se avesse voluto » .

Il comitato comunque mette le mani avanti: « Non ce l’ho con la Gerbera — spiega Bruno, riferendosi alla cooperativa che si occupa della pulizia delle mura — , ma cred o però che vada fatto qualcosa in più per preservarle » . Secondo gli organizzatori sono ancora molte parti del centro storico che andrebbero valorizzate. Il Maiano, secondo Fernando Bruno, è un esempio eclatante: « È stato restaurato ma è chiuso al pubblico. La nostra proposta — aggiunge — è quella di aprire la porta posizionare un vetro divisore in modo da permettere di vedere all’interno senza che la gente possa entrarvi » . Le idee, dunque, non mancano: « Davanti alle carceri — dice ancora il fondatore del comitato — abbiamo proposto di istituire un giardino botanico. C’è già un progetto presentato all’ assessore all’Ambiente Giuseppe Monaci, che prevede il coinvolgimento dei ragazzi proprio all’interno delle carceri » .

Un altro giardino botanico sarebbe in progetto al Cinghialino, una proposta cui « il C omune ha risposto positivamente ». «A bbiamo uno sponsor per coprire i costi del materiale ed elettricisti disposti a creare l’impianto, ma — racconta Bruno — la delibera del C omune non ci dà comunque le chiavi per mettere in atto l’idea » . Intanto i sacchi raccolti ieri sono stati prelevati da Sei Toscana. « Se non riusciamo a finire questa settimana — dice Bruno — p roseguiremo la prossima » . Le attività di Dritti alla meta, infatti, non terminano qui: « Su Facebook sono quasi 400 i simpatizzanti al comitato da cui riceviamo regolarmente delle segnalazioni , non solo sul centro e sulle mura, ma su tutto il territorio cittadino » . I problemi insomma non sono solo nei pressi del Cassero Senese: « Mi piacerebbe — dice una partecipante — che questo tipo di iniziative diventassero una consuetudine anche al di fuori delle mura e del centro storico » .