Grosseto, chiudere le Mura con le cancellate? "L’idea c’è, ma ipotesi non attuale"

Si riaccende il dibattito dopo la recente installazione delle inferriate al bastione della Cavallerizza. Il presidente dell’Istituzione, Alessandro Capitani: "Non possiamo penalizzare le attività commerciali"

Il cancello già installato per l’ingresso alla Cavallerizza passando da piazza del Sale

Il cancello già installato per l’ingresso alla Cavallerizza passando da piazza del Sale

Grosseto, 23 ottobre 2021 - Mura Medicee chiusi con i cancelli? "Idea suggestiva, ma al momento fuori discussione" risponde Alessandro Capitani, presidente dell’Istituzione ’Le Mura’. I fatti di cronaca delle ultime settimane relativi agli atti di vandalismo tornati a ripresentarsi nel centro storico cittadino riportano in auge un dibattito mai veramente sopito: chiudere o no l’intero circuito delle Mura sulla scia di quanto già realizzato al Bastione Cavallerizza.

«In quel caso le cancellate sono state installate perché l’area interessata è molto circoscritta – commenta Capitani – e la sua chiusura non comporta disagi per alcuna attività commerciale. Ci sono soltanto due abitazioni private che hanno l’accesso interdetto, ma ai rispettivi prioprietari sono state consegnate le chiavi e dunque il problema non si pone. I cancelli alla Cavallerizza sono funzionali alla sicurezza di un’area chiamata a ospitare il progetto ’Ciel’incittà’, che tra le altre cose prevede l’installazione di alcune statute artistiche con finalità didattiche. Si è dunque resa necessaria l’adozione di una misura atta a salvaguardare questa porzione di Mura a destinazione specifica".

Per tutto quanto il resto la questione sembra essere un po’ più complicata. Indagando in Comune e sollecitando ancor più l’Istituzione presieduta da Capitani, infatti, gli aspetti da salvaguardare sono molteplici. Non c’è solo quello artistico e museale, di un monumento con più sei secoli di storia. Ma c’è pure il tema della sua valorizzazione da realizzare in termini di frequentazione pubblica. Obiettivo, questo, che può essere centrato se sulle Mura c’è qualcosa da vedere o da fare. Le attività di somministrazione e di ritrovo che sono state di recente autorizzate in aggiunta a quelle pre-esistenti realizzano questo obiettivo (Sala Eden e ’Il cinghialino).

«Andare a chiudere l’intero circuito delle Mura con dei cancelli, quindi, è una ipotesi che seppure non del tutto scartata non può nemmeno essere presa in considerazione fattuale in questo momento – riprende Alessandro Capitani, presidente dell’Istituzione ’Le Mura’ – Proprio perché si potrebbero creare danni alle attività commerciali oggi lì presenti. Si tratta dunque di una questione delicata che deve essere affrontata a più ampio raggio e magari in futuro. L’obiettivo principale è quello di tornare a portare le famiglie sul monumento più importante della città. Se questo potrà essere frequentato in maniera abituale e quotidiana, sarà anche sicuro. E’ stato fatto moltissimo da questo punto di vista. Gli spacciatori sono scomparsi e i grossetani hanno riscoperto il piacere di una passeggiata sul manufatto".  

Andrea Fabbri