La segretaria del Pd: "Bene lo stop all’inceneritore"

Elly Schlein a Follonica per sostenere il candidato sindaco Andrea Pecorini "Meno stranieri nelle classi? No, in classe ci sono solo bambini e bambine".

La segretaria del Pd: "Bene lo stop all’inceneritore"

La segretaria del Pd: "Bene lo stop all’inceneritore"

di Viola Bertaccini

FOLLONICA

E’ arrivata anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein a Follonica per sostenere il candidato sindaco Andrea Pecorini. Tanti i punti toccati durante l’incontro pubblico che si è svolto nel giardino dell’ex Casello idraulico, fra i quali la sanità pubblica, la dignità del lavoro, la difesa della scuola pubblica e la sostenibilità. Concludendo e insistendo sul tema dell’astensionismo.

"Difenderemo con le unghie e con i denti – esordisce Elly Schlein (candidata alle Europee) – i tagli e la privatizzazione che la destra sta portando alla sanità pubblica. Il Pil sta scendendo ai livelli precedenti alla pandemia, come se non avessimo vissuto e imparato niente. A questo scopo è stata presentata una proposta di legge, a mia prima firma, che chiede più risorse sulla sanità pubblica. Altro tema centrale è la dignità del lavoro, promuovendo una legge di iniziativa popolare di civiltà che riconosce come sfruttamento, un salario inferiore a 9 euro all’ora. Dobbiamo fare entrare in vigore la legge sul salario minimo e abolire gli stage gratuiti che aumentano la precarietà dei giovani nel mondo del lavoro. La destra si è preoccupata per anni dell’immigrazione senza accorgersi dell’emigrazione di tanti giovani che con salari così bassi e lavori precari sono costretti a lasciare il loro Paese".

Prosegue poi con la difesa della scuola pubblica e con la lotta per abbattere le differenze sociali. "Non vogliamo più sentire parlare di ridurre il numero di stranieri nelle classi – continua la segretaria del Pd – perché nelle classi non ci sono italiani o stranieri, ma bambine e bambini. Tutti hanno il diritto di una scuola di qualità per costruirsi un futuro migliore. Non accettiamo di vivere in un Paese in cui il proprio destino è già scritto dal luogo e dalla famiglia in cui nasciamo".

Si concentra poi sul tema sostenibilità e sulla conversione dell’ex inceneritore di Scarlino. "Il green deal non vuol dire meno industria – dichiara –, ma un tipo di industria diverso. Grazie per avere tolto dopo anni la parola inceneritore dal vostro programma, è un segno di futuro e non di chiusura. Le tecnologie stanno maturando e ci permettono oggi delle soluzioni diverse che attraverso l’economia circolare sono più convenienti per la collettività e per le imprese stesse. Se facciamo più energia pulita, risparmiamo sulle bollette e sulle emissioni che fanno male all’ambiente e alla nostra salute".