REDAZIONE GROSSETO

"La lettera e la dama" è già premiata

L’ultima fatica, appena pubblicata, della giornalista Cristina Gimignani ha conquistato l’edizione 2021 della "Caravella Tricolore"

"La lettera e la dama", (libro appena uscito), di Cristina Gimignani conquista l’edizione 2021 del Premio "Caravella Tricolore". Soddisfazione per l’autrice che conquista la giuria della sezione "narrativa" che così ha motivato la vittoria: "Per la sua capacità di fondere insieme passato e presente in una dimensione senza tempo". Il Premio Caravella è nato negli anni ‘60 e questa è la sesta edizione dopo l’interruzione. L’ultimo romanzo di Cristina Gimignani, edito da Biblos, è ambientato nel caos delle città strozzate dal Covid, attualità e storia si fondono in uno straordinario racconto di sentimenti e colpi di scena. Un libro, quello di Cristina Gimignani, dalla trama avvincente.

Due amiche s’imbattono in una storia più grande di loro: il carteggio del Vasari. Sospesa tra l’esoterismo e l’intreccio amoroso, si dipana così una matassa ricca di colpi di scena attraverso i secoli, che ha per protagonista la memoria. Un segreto si cela nella corrispondenza dell’autore delle "Vite", la cui vicenda si snoda tra Arezzo, Roma, Firenze e Pisa, in un’ alternanza di passato e presente che si confrontano nel labirinto dei ricordi, attraverso la magia di uno specchio. Perché ricordare è divino, ma predire è diabolico. Il libro è totalmente inventato, ma al tempo stesso la maggior parte dei personaggi interpretano se stessi. Antonella, è infatti Antonella Butelli Zoppas, che dal padre, ha sentito raccontare della storia del carteggio. Sullo sfondo ci sono le amiche di sempre, da Grosseto, a Arezzo, Roma, Prato. "È stato come giocare ‘a dame’ da piccole – dice l’autrice Cristina Gimignani – ricordare noi, ragazzine, con le amiche, il liceo, le risate, gli amori. Una Grosseto nascosta, ma che è sempre nel nostro cuore. Anche quando siamo andate via, a vivere in altre città. Io a Roma, Antonella a Treviso, Angelica a Firenze".

Il racconto, sempre scritto in prima persona come tutti i suoi romanzi, Gimignani affronta temi delicati, dal carteggio del Vasari, alla mnemotecnica di Giordano Bruno, ma solo sullo sfondo, come una luce soffusa, mentre il lettore, spero sia avvinto dal racconto della vicenda amorose o dai fantasmi, dalle tradizioni del romanzo storico. L’autrice dedica il suo libro a sua madre che come dice: "mi ha insegnato a sorridere mentre fuori c’è il temporale". Fondamentale per la pubblicazione dell’opera il contributo di Estra Spa. "Ringrazio per la sensibilità dimostrata verso la cultura – conclude l’autrice – il presidente Francesco Macrì". Il libro ha lasciato tutti a bocca aperta, non solo i lettori che hanno già avuto la fortuna di leggerlo. Quest’ultimo lavoro di Gimigani arriva in questi giorni nelle librerie.