Incendi in Maremma, la procura di Grosseto apre un'inchiesta

Ripreso e subito spento un altro incendio a Principina. Visita del vescovo Cetoloni al vivaio bruciato

L'incendio a Principina

L'incendio a Principina

Grosseto, 8 agosto 2016 - Inchiesta aperta dalla procura di Grosseto per la serie di incendi dolosi che stanno flagellando la zona dai primi giorni di luglio (FOTO). Molti i fascicoli, da quanto si apprende, che sono stati aperti in queste settimane: uno sugli oltre 50 roghi nella piana di Castiglion della Pescaia; un altro sul disastroso incendio di Principina a Mare (FOTO); un altro, il più recente, sui cinque incendi che domenica hanno distrutto oltre 100 ettari di bosco in provincia di Grosseto.

I fascicoli sono stati riuniti in una sola inchiesta. Non dovrebbero, al momento, esserci indagati. Tuttavia le indagini dei carabinieri sono in una fase molto avanzata.

Questo pomeriggio è ripreso, ma è stato subito spento, l'incendio a Principina a Mare dove sabato sono andati in fumo un vivaio e tre ettari di pineta (VIDEO). Vigili a lavoro anche nei dintorni di Capalbio, sulla strada Pedemontana, dove da qualche ora sta bruciando sterpaglie e macchia mediterranea. Le fiamme sono comunque già state circoscritte.

Nel tardo pomeriggio di oggi il vescovo Rodolfo Cetoloni, accompagnato dal parroco di Principina Terra (Grosseto) don Vincenzo Repici, si è recato al vivaio della famiglia Teresini, duramente colpito dall'incendio di sabato scorso. Una visita, quella di monsignor Cetoloni, per portare la sua personale solidarietà e quella di tutta la Diocesi a questa famiglia di imprenditori che si trovano a dover fronteggiare una situazione particolarmente difficile.

Il Vescovo ha donato la medaglia che riporta, su un lato, l'immagine di san Lorenzo e sull'altro quella della Madonna delle Grazie, patroni della Diocesi, per porre sotto la loro protezione la famiglia Teresini, la loro attività e il loro duro lavoro per ripartire dopo questo doloroso momento.

«Vedere la forza di volontà di gente abituata a lavorare sodo e con impegno mi ha profondamente edificato - commenta il Vescovo - Ho sentito il desiderio di recarmi da loro per portare un segno di amicizia, di conforto e di solidarietà e per incoraggiarli a non mollare. Ho visto con quanto amore questa famiglia da oltre trent'anni porta avanti il vivaio e quanta solidarietà spontanea li sta circondando. È bello, perché nei momenti difficili la speranza la si alimenta anche non sentendosi dimenticati o lasciati soli. Affido a San Lorenzo, che in questi giorni festeggiamo come nostro patrono, il lavoro di questa famiglia e di tutti coloro che si sono adoperati ancora una volta per domare l'incendio e salvare il più possibile l'ambiente naturale che ci circonda. Grazie a tutti».