Il prodotto di eccellenza. Castagne, la raccolta è in ritardo. Ulivieri: "Il meteo ha influito"

Il presidente dell’associazione prevede una riduzione della produzione. "Ma la qualità sarà buona"

Il prodotto di eccellenza. Castagne, la raccolta è in ritardo. Ulivieri: "Il meteo ha influito"

Il prodotto di eccellenza. Castagne, la raccolta è in ritardo. Ulivieri: "Il meteo ha influito"

La stagione della raccolta delle castagne in Amiata è in ritardo di circa 10 giorni rispetto alle date standard e di due settimane rispetto all’anno scorso. Le previsioni non sono ottime, si parla sicuramente di un calo della produzione un po’ ovunque. Poi ci sono castagneti che stanno meglio, quelli lontani dal cono vulcanico dell’Amiata, e quelli invece che hanno subìto maggiormente gli effetti negativi dei fenomeni atmosferici avversi. La grandine di metà agosto e ancora prima quella di maggio hanno danneggiato il raccolto.

"Quest’anno la stagione è molto in ritardo – spiega Roberto Ulivieri, presidente dell’associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata Igp – solitamente le prime castagne erano state già raccolte, ma quest’anno ancora i ricci sono chiusi. La prossima settimana però potrebbe vedere l’inizio del raccolto". Le piogge primaverili non hanno permesso una buona fioritura, conseguentemente i ricci sono molti meno rispetto alla standard. In più la grandine dello scorso 17 agosto ha colpito alcune zone, mettendole ko. "Soprattutto nella zona di Pescina e anche Casa Marchi – prosegue Ulivieri – i fenomeni atmosferici hanno danneggiato i castagneti. In questa area dell’Amiata, la grandine di agosto si è sommata a quella già caduta a maggio".

Le castagne non sono molte ma c’è da sperare che i prezzi possano essere il più possibile in linea con la qualità del prodotto. "Per parlare di qualità attendiamo i primi frutti che verranno raccolti, ma pochi ricci potrebbe voler dire buona qualità – commenta Ulivieri -. La speranza è che un calo della produzione porti a un rialzo dei prezzi, i castanicoltori non ce la fanno". Cinipide e muffe, le due minacce più temute dai castanicoltori amiatini, sembrano ancora persistere ma sono sotto controllo. "Il cinipide si è spostato nei castagneti situati più in alto – spiega il presidente dell’associazione – sopra quota 800 metri, al di sotto c’è ma è monitorato e controllato. Per le muffe dobbiamo attendere i primi raccolti, queste si possono manifestare sul frutto ma solo dopo qualche giorno che la castagna è a terra. Grazie ai venti freschi di questi ultimi giorni, la muffa potrebbe ritardare il suo arrivo, quindi i primi raccolti dovrebbero essere sani".

Nicola Ciuffoletti