REDAZIONE GROSSETO

Il giorno di Santa Barbara: "Al servizio dei cittadini con spirito di sacrificio"

Il comandante provinciale Roberto Bonfiglio ha più volte sottolineato l’impegno e la dedizione del personale nel lavoro quotidiano.

C’è una parola ricorrente che ha usato durante il suo discorso: "miei". "I miei vigili del fuoco". Così li ha definiti più volte il comandante provinciale Roberto Bonfiglio. Sono una grande squadra a tutti gli effetti, uniti, forti, congiunti dalla professionalità. Ieri è stata la ricorrenza di S.Barbara, la protettrice dei Vigili del fuoco, dunque come di consueto si è svolta la cerimonia alla presenza delle autorità.

"L’occasione sottolinea lo spirito di altruismo che contraddistingue l’agire professionale dei Vigili del fuoco e di incondizionato spirito di sacrificio –. Ne sono concreta testimonianza tutti i nostri colleghi caduti nel generoso fervore di adempiere al proprio dovere".

In merito ai numeri dell’attività annuale sottolinea che "questi interventi si sono potuti realizzare grazie alle donne e agli uomini che ho l’onore di rappresentare in questo Comando energico e dinamico, che svolge il proprio lavoro con prontezza, impegno, spirito di servizio ed attaccamento al dovere".

Non sono mancate parole di stima rivolte ai "suoi" vigili, ricche di riconoscenza ed autorevolezza. "Voglio esprimere la mia stima per il lavoro svolto con grande professionalità, generoso impegno e dedizione al servizio – continua –. Siamo sempre più consapevoli di costituire un punto di riferimento per i cittadini nei momenti difficili di tutti i giorni, operando per i più deboli, per chi è in difficoltà o ha bisogno di aiuto e svolgendo una funzione importante nelle operazioni di soccorso alla popolazione nell’ambito del sistema della Protezione civile. Se da un lato si è riconfermata l’insostituibilità dei miei Vigili del fuoco quale componente fondamentale di un efficace e moderno sistema di Protezione civile, dall’altro è parsa evidente la straordinaria multi-disciplinarietà delle competenze tecniche ascrivibili ai miei funzionari tecnici e logistico-gestionali, al personale operativo tutto. Possano il coraggio e l’esempio di questa Santa a noi tanto cara, guidarci sempre, aiutandoci a garantire e mantenere nel tempo gli alti livelli di servizio al cittadino, che il Corpo nazionale già assicura. I Vigili del fuoco ci saranno: il nostro Corpo continuerà a rappresentare un punto di riferimento per la società, rendendoci fieri ogni giorno di vestire la nostra divisa".

"Sono in contatto per provare a ricevere le reliquie di S.Barbara in dono nella nostra terra nell’anno del Giubileo, sarebbe un dono anche per i Vigili – anticipa don Paolo Gentili –. Il coraggio di Barbara rimarca il senso di un fratello bisognoso da ascoltare, da aiutare a costo della propria vita. Oggi, un giovane che sceglie questo lavoro può sembrare un incosciente davanti a lavori che appaiono più sicuri, ma il lavoro vero lo testimonia la custodia del popolo. Occorre l’orizzonte dell’amore fino a sfidare tutto pur di salvare qualcuno, allora la vita assume senso".

Le celebrazioni si sono concluse con una dimostrazione pratica di tutti questi concetti, messi in atto con interventi in simulazione di situazione di criticità elevata, mostrando quanto il gioco di squadra sia l’essenza "dell’uno in aiuto dell’altro".

Infine è stato fatto scivolare sulla torre l’orgoglio italiano, sinuoso e luminoso: il tricolore.

Maria Vittoria Gaviano