REDAZIONE GROSSETO

I servizi sociali a disposizione per orientamento e cambiamento

Sono i servizi sociali quelli che valutano, orientano e indirizzano la vittima come parte attiva del processo di cambiamento. Le assistenti sociali dell’Asl intervengono subito dopo il momento delle cure erogate nelle strutture sanitarie, per garantire la presa in carico territoriale mediante l’attivazione di percorsi rispondenti alle esigenze di tutela e di protezione immediata delle vittime. "La forza del modello del Codice Rosa – ha spiegato Elisa Fattori coordinatrice territoriale della rete codice rosa Asl Tse – sta nel continuum assistenziale per una presa in carico globale nell’ottica della continuità ospedale-territorio. E’ prevista l’attivazione di un Team multidisciplinare costituito in ogni zona del Distretto, composto dall’assistente sociale, che lo coordina, dallo psicologo e dai professionisti dei servizi sanitari e sociali impegnati nella presa in carico delle vittime di violenza". Il Team opera in stretto contatto e sinergia con enti, Centri Antiviolenza, associazioni del privato accreditato coinvolte nei percorsi di sostegno e protezione nello specifico ambito territoriale. Il Team poi assicura la valutazione del rischio di recidiva della violenza a seguito dell’accesso in emergenza ed identifica le eventuali criticità sulla disponibilità di risposte appropriate. Infine l’assistente sociale aiuta la vittima sul piano razionale, emotivo e psico-sociale, con ascolto, assenza di giudizio, accettazione e rispetto della persona e delle sue scelte, e l’accompagna nel percorso di uscita dalla violenza. Importante è la chiarezza e la condivisione di ciò che si sta facendo: ogni progetto deve essere sempre condiviso con la vittima perché è essa stessa parte attiva del processo del cambiamento.