REDAZIONE GROSSETO

I nostri territori da proteggere. Prato della Contessa devastato dai cinghiali

L’area è stata completamente "arata" dal passaggio di branchi di ungulati e adesso si presenta come un appezzamento pieno di zolle e senza più verde.

Il prato della Contessa è impraticabile perché i cinghiali lo hanno arato quasi completamente. Ad essere danneggiato è il prato che si trova davanti allo storico hotel Contessa. Impossibile camminarci, impraticabile con bici e altri mezzi e il rischio è che se il terreno viene lasciato in queste condizioni le zolle con il passare dei mesi diventeranno "definitive". L’allarme è stato lanciato da alcuni turisti che in visita sull’Amiata si sono trovati davanti ai loro occhi un prato irriconoscibile. "Non è certo un bel biglietto da visita – commenta amareggiato Luciano Porcelloni, proprietario dell’hotel Contessa – purtroppo da anni ci troviamo a fronteggiare questo problema. È un peccato perchè questa area è attrezzata per fare molte attività all’aria aperta, in estate è frequentata da giovani e adulti. Più volte con il sindaco di Castel del Piano ci siamo confrontati ma il problema non è di facile soluzione".

Branchi di cinghiali causano situazioni come questa e il numero degli esemplari è talmente alto che ormai non si fanno problemi ad andare a cercare cibo nei pressi dei cassonetti dell’immondizia posizionati lungo vie centrali dei paesi a valle. Per fortuna, al momento, il Prato delle Macinaie non ha subìto la stessa sorte.

"Negli anni passati i cinghiali hanno davastato anche il prato delle Macinaie causando gravi danni al territorio ma anche all’economia della montagna – commenta il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini –. Sono a conoscenza del problema relativo alla Contessa e anche quest’anno abbiamo segnalato tutto alla Regione Toscana chiedendole di prendere provvedimenti". Una delle ipotesi potrebbe essere quella di recintare i prati, almeno quelle aree più frequentate dalle persone. Ma al contempo la recinzione è sia un ostacolo per i cinghiali, sia per i mezzi invernali usati per battere la neve sule piste. I mezzi battipista si debbono muovere in libertà anche sui prati.

Nicola Ciuffoletti