Grosseto, 30 luglio 2021 - Il Decreto legge 105 dello scorso 23 luglio disciplina l’obbligo del GreenPass per fruire di determinati servizi o occasioni sociali. Oltre che per poter mangiare negli spazi chiusi dei ristoranti, a partire dal 6 agosto bisognerà esibire il ’certificato verde’ anche per accedere a eventi, piscine, palestre, ma anche per visitare i musei. E con le chiese, e le Messe che in esse si celebrano, come la mettiamo? Non sono, le chiese, esse stesse una sorta di museo? E la Messa non è un ’evento’ che si celebra al chiuso alla presenza di numerose persone benché contingentate secondo lo specifico protocollo? No, non è così. Per la Chiesa e per le chiese niente GreenPass, Né per visitare i luoghi sacri che spesso custodiscono opere artistiche più importanti di quelle che stanno in museo, né per andare a Messa. Accesso libero, dunque. C’è solo da rispettare le regole di sempre: capienza di posti limitata; mascherina; ingienizzazione delle mani.
E i preti il GreenPass ce l’hanno? Grazie all’ufficio stampa della diocesi di Grosseto facciamo il punto della situazione. «In tutta la diocesi sono operativi una cinquantina di sacerdoti – dicono dalla curia – . Quasi tutti risultano essere stati vaccinati con le dosi previste dal protocollo sanitario. Qualche prete più giovane è in attesa di ricevere la seconda dose, mentre un sacerdote per suoi motivi di salute ha dovuto attendere e farà la prima iniezione nei prossimi giorni. In tutto il clero diocesano, i sacerdoti che hanno contratto il Covid19 sono stati 3. Uno ha avuto bisogno di qualche giorno di ricovero nel reparto Malattie infettive, mentre gli altri due hanno avuto sintomi leggeri e hanno potuto affrontare la malattia al proprio domicilio". anfa