"Fermare i lavori all’Acqua Dolce adesso sarebbe controproducente"

Il candidato sindaco Arturo Cerulli: "Capisco la preoccupazione e il disappunto di chi, su quella spiaggia, ha passato stagioni indimenticabili, ma ora non ci resta che supervisionare con la massima attenzione"

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"Fermare i lavori sarebbe controproducente". Arturo Cerulli, consigliere di minoranza e candidato alle prossime elezioni con il suo gruppo "Civico 23", torna a parlare della spiaggia dell’Acqua Dolce, ma anche di una possibile rotatoria da realizzare in località Terrarossa. "La spiaggia dell’Acqua Dolce è, senza alcun dubbio, una delle più belle dell’Argentario – sottolinea Cerulli –. Purtroppo, come su gran parte delle nostre coste, c’è il problema della franosità del terreno sovrastante. E delle rispettive ville che, forse impropriamente, sono state a suo tempo realizzate. Al momento, a seguito dell’ordinanza del sindaco, il proprietario ha ottenuto il permesso, rilasciato con il beneplacito di tutti gli enti interessati, di mettere in sicurezza il versante soggetto alla frana. La spiaggia però è ridotta a una strada carrabile per permettere il passaggio dei mezzi pesanti. Capisco la preoccupazione e il disappunto di chi, su quella spiaggia, ha passato stagioni indimenticabili. E in generale di tutti coloro che hanno a cuore la natura. Ma muoversi ora per fermare i lavori sarebbe veramente controproducente. Forse avremmo dovuto vigilare prima. Sarebbe stato uno dei classici casi da esporre alla popolazione prima di rilasciare il permesso. Ma ormai non ci resta che cercare di supervisionare con la massima attenzione affinché la spiaggia torni ad essere magari più bella e funzionale, con un accesso più sicuro e più fruibile rispetto a come la ricordiamo".

Cerulli parla poi del pericoloso svincolo sulla strada provinciale 167 che da Terrarossa conduce a Porto Ercole. "È senz’altro una cosa da sistemare il prima possibile – prosegue – ma occorre stabilire in maniera razionale quali siano le priorità, per non incorrere nell’arma a doppio taglio del tutto e subito, che realisticamente non sempre è attuabile in sede pratica. La cosa però è veramente urgente, perché la collocazione dell’incrocio rappresenta un punto di snodo sempre più trafficato e decisamente pericoloso. Occorre agire in fretta per ottimizzare le fasi di passaggio e transito ad esso connesso. Ma non possiamo non ricordare che in quel punto era previsto uno svincolo come elemento perequativo da parte dei beneficiari della variante di Boccadoro, approvato ma mai realizzato. Nessuno ci impedisce di ripensarlo, andando a realizzare una rotatoria. Sul come farla, qualora non fosse possibile appropriarsi dei terreni non pubblici, basterebbe limitarsi all’uso di ciò che c’è a disposizione, con una rotonda di dimensioni ridotte".

Andrea Capitani