
Un momento della commemorazione di ieri a Niccioleta
MASSA MARITTIMALa chiesetta della frazione ex mineraria di Niccioleta, dedicata a Santa Barbara, ha vissuto anche questo anno, nella ricorrenza della strage degli 83 minatori trucidati dai nazifascisti, momenti di commozione ed emozione durante la celebrazione della Messa in ricordo dei Martiri, che ha visto il parroco del posto, don Andrea, sottolineare a più riprese il ricordo di questi operai che volevano difendere il loro lavoro, il loro paese la loro famiglia ed invece hanno trovato tragica morte. Presenti a questa cerimonia, oltre agli abitanti della frazione, parenti delle vittime, autorità civili e militari ed importanti rappresentanze dei Comuni del Comprensorio come quello di Massa Marittima, Montieri, Roccastrada, Castelnuovo di Val di Cecina, Gavorrano Follonica, la Provincia di Grosseto ed il gonfalone della Regione Toscana. Assente per un impegno che lo ha trattenuto più del previsto il Presidente della Regione Eugenio Giani. Dopo la parte religiosa c’è stato l’incontro in piazza dei Minatori, sotto un sole cocente, dove dal palco la Sindaca, Irene Marconi, nell’aprire gli interventi, ha rimarcato l’impegno di tutti a togliere la polvere del tempo su certi eventi. Giulio Balocchi dell’Anpi provinciale, nel suo intervento non poteva che sottolineare come si giusto fare, in certe circostanze, un lavoro fondamentale per conservare la memoria degli avvenimenti. Momento particolarmente seguito dai presenti è stato quello degli avvocati Giacomo Crini e Diego Cremona, che sono impegnati nell’azione giudiziaria in vista di un risarcimento, agli eredi dei minatori uccisi, e che dovrebbe arrivare dalla Germania. Verso la fine di settembre ci sarà l’ultima udienza poi si dovrà attendere la sentenza e quale sarà la somma da rifondere ai parenti. "Siamo ancora a metà del percorso – hanno detto gli avvocati – in questo lavoro che sta coinvolgendo più organismi italiani e la Germania". Alle 12 in punto, con l’orologio che batteva le ore il sindaco Irene Marconi, prima di avviarsi al monumento che ricorda i Martiri: "Ci sono 83 sedie vuote mancano persone altrimenti l’avrebbero riempite".
Roberto Pieralli