Spacciavano droga perfino sulla vetta dell'Amiata: quattro arresti

Cessione di stupefacente nelle zone montane per sfuggire ai controlli

Carabinieri in una foto di archivio

Carabinieri in una foto di archivio

Arcidosso (Grosseto), 11 luglio 2020 - Quattro stranieri arrestati e una donna di origine polacca sottoposta all'obbligo di dimora per un'inchiesta su un giro di spaccio in zone boschive del Grossetano nei comuni di Arcidosso, Seggiano e Cinigiano e poi, sfuggire ai controlli, anche in alcune aree impervie vicine alla vetta dell'Amiata.

L'operazione è stata condotta dai carabinieri della tenenza di Arcidosso unitamente ai colleghi della Compagnia di Grosseto che hanno dato esecuzione a una ordinanza cautelare emessa dal gip di Grosseto, su richiesta della procura maremmana. Gli indagati sono tutti accusati in concorso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Tre arresti sono stati eseguit nel Grossetano, una quarta persona rintracciata in provincia di Foggia. L'ordinanza trae origine da un'indagine avviata dai carabinieri di Arcidosso nel 2019 che portò all'arresto in flagranza di due norafricani trovati in un bosco a Cinigiano in possesso di dosi di stupefacente. Per l'accusa per evitare controlli, gli indagati cambiavano spesso i luoghi di spaccio, arrivando appunto anche a utilizzare aree impervie vicino alla vetta dell'Amiata.