
Ciabatte fuori dal Centro islamico
In via della Stazione, la strada che collega Corso Nasini con la zona residenziale conosciuta dai residenti come "Latte di luna", c’è un locale che ormai da anni, esattamente dal 2012, è sede del centro culturale islamico. È un locale vivo, negli anni passati ha vissuto momenti di maggiore vivacità culturale ma ancora oggi è frequentato e in alcune occasioni viene utilizzato anche per pregare. È di questi giorni la denuncia da parte dell’ex sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini, oggi consigliere comunale di opposizione, su un aspetto che riguarda proprio questo luogo e che tocca il tema del decoro urbano. Una foto di Bartalini che ha ritratto scarpe e ciabatte lasciate fuori dalla porta in maniera non ordinata su un lato della via, in prossimità dell’ingresso al Centro, ha scatenato molte reazioni e commenti sui social. Prima di entrare in una moschea, i fedeli di religione islamica si devono lavarsi mani e piedi per purificarsi, e coprirsi il capo in segno di riverenza nei confronti di Dio. Quindi si tolgono le scarpe ed entrano scalzi camminano su tappeti. "Ho pubblicato quella foto – commenta Bartalini – perché ritengono quelle scarpe fuori lasciate sul marciapiede poco rispettose dei cittadini di Castel del Piano ma anche per i turisti. Insomma non è bel biglietto da visita per chi vide questo. Sono stato sindaco per cinque anni e quanto ho visto qualche giorno fa non l’ho mai riscontrato negli anni passati". Bartalini poi ci tiene a precisare che non vuole essere un commento discriminatorio. "Di questi tempi si fa molto presto a puntare il dito contro ribaltando la frittata – prosegue – il mio insomma non vuole essere una denuncia nei confronti delle attività che vengono svolte all’interno del locale, che siano attività di preghiera o altre di carattere culturale. Chiedo però al sindaco che venga rispettato il decoro urbano e che l’amministrazione comunale si impegni affinché si trovi una soluzione a questo problema". Il centro Islamico in via della Stazione 12 a fu inaugurato durante la giunta Franci, i soci risistemarono la ex sede del Viola club e i tanti seguaci di questa religione (non solo di Castel del Piano) iniziarono a frequentare questo luogo. Fin da subito il centro divenne un punto di aggregazione religioso-culturale.
Nicola Ciuffoletti