Costruzioni al Giglio e a Giannutri nonostante vincoli paesaggistici e archeologici

E’ stato specifico e minuzioso il lavoro dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale anche in Maremma, terra da sempre ricca di opere d’arte e paesaggio sicuramente da tutelare. L’analisi dei dati statistici riguardante i fenomeni criminali ha evidenziato nel 2019 una netta diminuzione di tali reati in Toscana e anche in provincia, fortunatamente. A fronte di 55 eventi commessi nel 2018, lo scorso anno ne sono stati registrati 38 (-30,9%), in linea con il dato nazionale che ha evidenziato un diminuzione del numero dei furti di beni culturali (474 nel 2018 e 345 nel 2019). In Maremma ci sono state denunce: a Castiglione della Pescaia è stato denunciato un 49enne legale rappresentante di un locale camping per aver realizzato all’interno della struttura ricettiva, costruzioni ed opere in assenza di autorizzazione. Operazione dei carabinieri anche all’isola di Giannutri dove alla fine delle indagini è stata denunciata un’imprenditrice 90enne residente nella provincia di Arezzo per aver costruito nella sua proprietà, posta in area sottoposta a vincolo archeologico diretto, una terrazza, ballatoi in cemento e scavate nella roccia per avere accesso all’approdo sottostante al mare. Un deturpamento del paesaggio che non poteva rimanere impunito.Al Giglio sono stati denunciati due imprenditori rispettivamente di 76 e 77 anni per aver realizzato nella loro proprietà, che era in area sottoposta a vincolo paesaggistico diretto, una piscina e una serie di manufatti in muratura.