Grosseto, che caos in via Calabria: cassonetti stracolmi

Cittadino cronista, ecco le segnalazioni dei lettori

I cassonetti in via Calabria

I cassonetti in via Calabria

Grosseto, 27 giugno 2018 - «E io pago la Tari». E’ solo uno dei commenti che compaiono nella bacheca di Facebook di un grossetano – che preferisce rimanere anonimo – che da anni sta cercando di combattere una battaglia che lo vede, lui insieme a tutti i cittadini che abitano in quella zona, impotenti e perdenti. La zona è via Calabria, strada che collega via Emilia con la struttura del Sacro Cuore, la basilica grossetana che si trova quasi nel centro della città. La polemica riguarda i cassonetti, quelli che dovrebbero servire almeno 50 famiglie che abitano nella zona, e che invece vengono utilizzati in maniera esclusiva dai venditori di frutta e verdura che si trovano di via Emilia.

La polemica che corre on-line, è soltanto infatti la punta dell’iceberg di quello che sta succedendo in quella zona di città. Il negozio di frutta e verdura, infatti, la mattina – dopo aver scaricato tutta la merce nel marciapiede – ripulisce la frutta e la verdura, alle prime luci dell’alba, per poi metterla in vendita. Fin qui tutto bene, se non fosse per il fatto che tutti i resti alimentari vengono gettati nei cassonetti.

Che vengono riempiti fino all’inverosimile anche di frutta e verdura che durante la notte si è deteriorata. Il problema dunque c’è. Anche perché tutti coloro che produco spazzatura in quella zona sono costretti a spostarsi anche di un chilometro per gettare il sacchetto che viene prodotto quotidianamente. Segnalazioni? A centinaia.

«Nessuno fa niente – si legge in alcuni commenti – ma c’è anche la nota positiva, se uno vuole fare un minestrone sa come fare», ha chiosato un altro cercando di buttarla almeno sul ridere. I vigili urbani hanno più volte cercato di parlare (anche sanzionando) i titolari del frutta e verdura, ma la situazione peggiora di giorno in giorno. Ma c’è di più. La protesta è arrivata alle stelle vista la noncuranza che hanno nello scaricare la merce. «Il marciapiede – si lamentano sempre gli abitanti di via Emilia – è sempre invaso di cassette e pancali. A volta non riusciamo neppure a passare perché se ne fregano di tutte le persone che ci abitano e dei parcheggi selvaggi che non consentono neppure ai mezzi pubblici di avvicinarsi».

Una specie di bomba ad orologeria che può «esplodere» in qualsiasi momento. E la pazienza di chi ci abita è finita da un pezzo.