ll caso dei cassonetti intelligenti: al Comune li forniscono già usati

Assessore all'ambiente Petrucci su tutte le furie: pronta la denuncia

Simona Petrucci

Simona Petrucci

Grosseto, 10 agosto 2018 - Sono sei le nuove isole ecologiche posizionate dagli operai di Sei Toscana in città. Sei nuove postazioni composte dai nuovi cassonetti «intelligenti» per la raccolta differenziata di prossimità. La beffa, però, era dietro l’angolo. A scoprirla è stata direttamente l’assessore all’ A mbiente Simona Petrucci che, insieme al funzionario, l’architetto Alessandro Bisdomini si è recata in una delle nuove sei isole ecologiche per i necessari sopralluoghi e per i consueti corsi di educazione ambientale ai cittadini per la nuova raccolta: in pratica i cassonetti, pagati dal Comune di Grosseto come nuovi, sono usati. L’imbarazzo iniziale si è trasformato in una vera e propria arrabbiatura che è sfociata in una lettera ‘ pepata ’ al gestore, accompagnata da una denuncia formata dall’avvocato del Comune.

«Adesso basta – ha tuonato Simona Petrucci – Ci stanno prendendo in giro. Il Comune di Grosseto, e quindi tutta la comunità, acquista come nuove le isole ecologiche informatizzate spendendo 180 euro all’anno e invece si vede recapitare cassonetti riverniciati, anche male, che hanno adesivi di altre città dove erano in funzione (Padova , Ndr ), rugginosi e addirittura rotti». Poi prosegue: «A questo punto credo che vada fatta una riflessione più ampia e chi ha deciso di interrompere la gestione commissariale di S ei debba farsi qualche domanda. Io questi cassonetti non ho intenzione di pagarli».

Il nodo sta tutto nel contratto. Il Comune di Grosseto, come le altre amministrazioni, non può controllare preventivamente quello che acquista da Sei. Ma può soltanto prendere atto quando la situazione è già in essere. «Fortunatamente – prosegue l’assessore – ce ne siamo accorti subito. Questa è una vera e propria presa in giro: strumentazioni nuove montate su cassonetti vecchi. Che sono stati riverniciati anche male, con nuovi adesivi per nascondere qualche magagna. E la ruggine ovunque». Poi l’accusa si fa circostanziata: «Mi sembra che appena il gestore ha avuto mano libera ha iniziato a fare queste cose. Lo strumento di controllo che chiediamo da anni mi sembra a questo punto che non sia più rimandabile». Il lavoro dell’ufficio ambiente comunque non finisce. Domani infatti, dalle 8,30 alle 11, l’assessore coi funzionari danno appuntamento alla cittadinanza alle nuove isole ecologiche per spiegare il nuovo sistema di raccolta con le card elettroniche. Sperando che almeno i meccanismi tecnologici siano nuovi e non farlocchi.