
"Dare un segno concreto di rifiuto e condanna di qualunque atteggiamento di stampo antisemita". È la richiesta arrivata dall’associazione Italia-Israele di Livorno e indirizzata al consigliere della Lega Daniele Pizzichi che l’ha tradotta in una mozione. Un segno che, per dirla con le parole di Celeste Vichi, presidente dell’associazione "può essere rappresentato attraverso l’adozione della definizione di antisemitismo dell’Ihra". Ihra, International Holocaust Remembrance Alliance, è una associazione intergovernativa che vede l’adesione di 31 Paesi fra cui l’Italia, il cui obiettivo è rafforzare l’educazione, la memoria e la ricerca sull’Olocausto. Una definizione che il Consiglio d’Europa ha già adottato e che l’Italia ha fatto propria nel gennaio 2020. Adozione che alcune Regioni e molti Comuni, fra cui Livorno, hanno già fatto per combattere l’antisemitismo. "L’antisemitismo non è scomparso – spiega Celeste Vichi, presidente di Italia Israele di Livorno – nel 2019 in Italia si sono registrati 251 episodi antisemiti e un’indagine Eurispes ha documentato che negli ultimi 10 anni sono aumentati di 7 volte gli italiani che credono che l’Olocausto non sia mai avvenuto". "Quella adottata da Ihra è una definizione più nuova e innovativa di antisemitismo – spiega Vichi – che aggiunge elementi nuovi quali l’antisionismo che è la nuova frontiera del fenomeno e introduce 11 indicatori per capire se siamo di fronte all’antisemitismo o meno. Giustificare atti contro gli ebrei, negare la Shoah, negare il diritto di Israele ad esistere come stato sono alcuni esempi di pregiudizio contro gli appartenenti alla cultura ebraica". Una definizione, quella di Ihra, adottata in Francia subito dopo i fatti di Charlie Hebdo e il Bataclan seguita da altri stati europei.
Per superare l’antisemitismo per Celeste Vichi bisogna, dunque, coinvolgere i Comuni. "Riteniamo che i Comuni possano fare cultura e far penetrare una nuova sensibilità verso gli ebrei e Israele che per molti rappresenta una assicurazione sulla vita – prosegue Vichi - Grazie alla mozione presentata dal consigliere Pizzichi spero si possa portare il Comune di Follonica ad adottare nel proprio statuto la definizione dell’Ihra". Per Vichi "noi italiani non dobbiamo dimenticare il nazifascismo e dimostrare un atto di riparazione verso gli ebrei e Israele". "È una battaglia di civiltà da fare attraverso i Comuni che grazie alle loro attività possono portare un’idea di tolleranza e rispetto". Da qui la mozione depositata da Daniele Pizzichi che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.
Angela D’Errico