"Aiutatemi a trovare mia figlia Yana"

Il padre della ragazza scomparsa nel Mantovano vive e lavora a Porto Santo Stefano. Cittadini in piazza per solidarietà

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Anche ieri è andato avanti con le ricerche fino a sera. Non si dà per vinto Oleksandr Malayko, padre della giovane Yana, la 23enne ucraina scomparsa il 20 gennaio scorso, che sarebbe stata uccisa dal fidanzato Dumitru Stratan in un paese in provincia di Mantova, a Castiglione delle Stiviere. Il corpo della giovane non è stato ancora trovato. In 500 sono scesi in piazza a Castiglione delle Stiviere, dove la ragazza lavorava come barista, come gesto di solidarietà alla famiglia.

Gesto che è stato riproposto anche ieri pomeriggio a Porto Santo Stefano, dove il padre Oleksandr vive e lavora. Una quindicina di cittadini si sono uniti al dolore del padre, che in molti conoscono e apprezzano anche per il suo carattere sempre gentile, pubblicando un video sui social.

"Ci stringiamo intorno alla famiglia di Yana – hanno detto i cittadini, di cui si è fatta portavoce Priscilla Schiano –. Chiediamo aiuto ai territori e alle associazioni, abbiamo perso una giovane ragazza. Oggi ci viene detto che le ricerche saranno interrotte. Preghiamo per rimanere uniti nel dolore di questa famiglia, aiutando almeno a trovare il corpo. Un dolore grandissimo per la famiglia, che non deve essere abbandonata".

"Sono grato alla popolazione di Porto Santo Stefano e Monte Argentario per questo sostegno – dice –. Dopo 12 giorni di ricerche non siamo riusciti ancora a trovarla. Le Forze dell’ordine hanno fatto una pausa sabato e domenica per pensare a dove cercare. Volontari, associazioni e chi sta combattendo contro la violenza sulle donne mi stanno aiutando a cercare, usando anche i droni. Ringrazio tutti perché la gente italiana è meravigliosa. Lancio un appello per continuare le ricerche, perché ho paura che si fermino".

Andrea Capitani