
Per il momento quello relativo al portiere, in casa Fiorentina, è un capitolo molto chiaro. Dragowski è e resta la certezza della squadra mentre Terracciano una più che valida alternativa. Eppure nel recente passato – in particolare quando il club aveva intavolato i primi discorsi con Gennaro Gattuso – c’era stata la possibilità che tra i pali ci potesse essere un ribaltone. Con il nome di Alessio Cragno, estremo difensore del Cagliari, in pole position per prendere il posto del polacco.
Un sogno per lui, nato a Compiobbi, cresciuto nella Cattolica Virtus e scartato quando aveva 14 anni proprio dalla Fiorentina per questioni fisiche dopo alcuni allenamenti coi Giovanissimi. Nessun rancore però: il viola gli è sempre rimasto nel cuore. Tra le prime richieste che fece Gattuso c’era stata infatti quella di poter disporre di un portiere che fosse giovane, forte tra i pali e bravo coi piedi: un identikit che corrispondeva in tutto e per tutto a quello di Cragno, da tempo orientato a fare una nuova esperienza dopo le ultimi difficili annate col Cagliari.
Non è un caso che nei mesi scorsi il suo manager, Graziano Battistini, abbia più volte fatto visita al quartier generale della Fiorentina (l’ultimo blitz al centro sportivo è datato 11 novembre). L’arrivo di Italiano ha tuttavia sparigliato le carte, visto che l’attuale tecnico viola ha scelto di dare subito fiducia ancora a Dragowski, il cui contratto però scadrà nel 2023. Storia finita dunque? Forse, ma non è ancora detta l’ultima parola. In ogni caso il futuro di Cragno a Cagliari è sempre meno sicuro e la Fiorentina o qualsiasi altra pretendente potrebbe (già a gennaio) portarsi a casa un portiere di prima fascia mettendo a bilancio un investimento non certo a cinque stelle.
Andrea Giannattasio