
Se c’è un simbolo che più di tutti gli altri riesce a racchiudere quella che è stata l’ultima straordinaria stagione di Dusan Vlahovic con la Fiorentina è sicuramente quello del diamante: un emoticon che l’attaccante serbo utilizza ormai da tempo quando deve comunicare qualcosa via social e che in fondo sintetizza perfettamente anche il valore delle 21 reti segnate in campionato dal numero 9. Un tesoro quasi inestimabile, che ha contribuito a una salvezza apparsa ad un certo punto a forte rischio.
Dalla prossima stagione, però, quella gemma che il serbo ha scelto come suo marchio riconoscitivo e con la quale ha macinato record su record non sarà più soltanto un tasto da premere sul suo iPhone ma diventerà un patch (a forma di brillante dorato su sfondo blu) che Vlahovic potrà sfoggiare al centro della maglia in tutte le partite che giocherà: la Lega di Serie A ha infatti eletto il classe 2000 come il miglior Under-23 dell’intero campionato nell’ambito della rassegna degli "Mvp" (most valuable players) che premia i calciatori che hanno avuto il rendimento migliore nell’arco di tutte e 38 le partite: assieme a lui big del calibro di Donnarumma, Romero, Barella e Ronaldo. Un riconoscimento di grande prestigio che mai nessun giocatore della Fiorentina aveva vinto da quando la Lega ha introdotto questa rassegna (solo Ribery aveva ottenuto la palma di rivelazione del mese di settembre 2019) e che gratifica ancora di più il lavoro svolto da Vlahovic e da tutta la Fiorentina, in particolar modo quello di Cesare Prandelli e del suo staff (Renato Buso in primis) che la punta ha voluto ringraziare nel corso della lunga intervista concessa alla rivista Mozzart Sport.
La premiazione di Dusan avverrà in occasione della prima giornata del prossimo campionato ma nel frattempo i prossimi giorni saranno importanti per capire quando avverrà il primo contatto con Gennaro Gattuso, che l’attaccante ha dipinto come "un grande motivatore, affamato di vittorie": i due non si sono ancora sentiti (il mister è in vacanza a Positano) ma è probabile che la settimana decisiva per il primo colloquio telefonico sia proprio questa, visto che Ringhio è atteso a Firenze già nei prossimi giorni e parteciperà al primo summit di mercato. Inevitabile che il serbo, tanto per l’allenatore quanto per l’immagine del club, rappresenti un punto di ripartenza fondamentale in vista dei prossimi anni (Commisso lo ritiene incedibile) ed è per questo che la dirigenza continua a lavorare per arrivare il prima possibile alla firma per il suo prolungamento di contratto.
Il soggiorno fiorentino a metà maggio dell’agente di Vlahovic, Darko Ristic, è stato piuttosto infruttuoso visto che non si sono registrati concreti passi in avanti ma nulla è ancora perduto: il nodo più grande da sciogliere non è certo quello sulla durata (fino al 2025) né sull’ingaggio (tre milioni netti più bonus) ma è piuttosto quello legato al valore della clausola rescissoria del nuovo accordo, con i viola che puntano ad una cifra vicina agli 80 milioni di euro mentre il manager vorrebbe tenere a portata di offerta eventuali club interessati (massimo 50) già da questa estate.
Andrea Giannattasio