RICCARDO GALLI
Sport

Super Kean senza censure. "Rischi, sogni e difficoltà. Ero finito in un buco nero. Firenze mi ha ridato gioia»

Il bomber su GQ: "Grazie al club e ai tifosi, voglio ripagare la loro fiducia"

Moise Kean immortalato in abiti «civili» sulla copertina del mensile. GQ

Moise Kean immortalato in abiti «civili» sulla copertina del mensile. GQ

"La Fiorentina è riuscita a tirare fuori il meglio di me, mi ha offerto un grandissimo aiuto. Sentivo di essere precipitato in un buno nero...". Sensibile, umano, riconoscente. E’ così il Moise Kean che si racconta sul numero di settembre di "GQ Italia". Uomo oltre che campione. Ragazzo che grazie al talento, ha saputo trasformare il calcio, il pallone, nel riscatto di una vita che era e che sarebbe stata difficile.

"Per giocare a calcio – si legge nell’intervista –, quando avevo solo 13 anni, ho lasciato tutto: mia madre, la mia famiglia, i miei amici, la strada. E’ stato brutto ed è stato anche, fra virgolette, un rischio: una volta che avevo scelto di andare via dovevo tornare per forza con qualcosa tra le mani".

Le difficoltà però ci sono state. Il calcio era la sua vita, ma il calcio lo aveva messo a confronto anche con realtà complicate. Sicuramente non appaganti. Fino all’arrivo nella Fiorentina. Continua Kean: "Il club mi ha dato un’enorme fiducia e personalmente ci tenevo a non deludere una squadra e una piazza che mi hanno accolto in un modo così positivo, a ripagare delle persone che mi hanno dato una possibilità così importante".

C’è anche un messaggio, quasi una carezza, riservato ai tifosi della Fiorentina. Il feeling fra Firenze e Moise è un qualcosa di unico, di speciale, di costruttivo. "I tifosi della Fiorentina – dice – mi hanno fatto sentire a casa, al Viola Park mi hanno messo a disposizione delle attrezzature eccellenti. Insomma, quando sono arrivato a Firenze ho sentito fin da subito il calore di tutti: così mi è tornata addosso la gioia, e in queste condizioni è più semplice fare bene in campo. Dopo un periodo complicato a livello personale, era proprio quello che ci voleva. Quello di cui avevo bisogno".

Infine la Nazionale. Kean vive la maglia azzurra con un orgoglio unico. "Ho avuto e ho un rapporto molto intenso con la Nazionale italiana – chiude –. Per me scendere in campo con la maglia azzurra è una cosa unica, un sogno che avevo da piccolo e che si realizza ogni volta".

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