
Da capitan Ranieri a Comuzzo, a Fagioli e a Fazzini in arrivo: addio all’esterofilia
Era stato uno dei tanti mantra - insieme al ben noto "fast fast fast" e a "i soldi non sono un problema" - con cui Rocco Commisso si era presentato a Firenze nell’estate 2019. Il riferimento va al sogno di avere una Fiorentina con al suo interno un forte blocco azzurro da mettere al servizio delle varie Nazionali. Un auspicio che non è mai venuto meno neanche nelle annate più modeste della gestione italo-americana (nel 2020/21, forse la peggiore stagione degli ultimi anni, erano nove gli italiani in rosa) ma che adesso mister Mediacom sogna di coronare aumentando ancora il numero dei tesserati nati del Bel Paese.
La base di partenza resta in ogni caso importante, visto che già la scorsa stagione la Fiorentina era la terza squadra di A con il numero più alto di italiani impiegati e nonostante la partenza di Bove, Cataldi e Colpani (oltre a quella degli innesti di gennaio Zaniolo e Folorunsho) il dato resta di rilievo contando i freschi arrivi di Ndour e Fagioli. E quello ormai imminente di Jacopo Fazzini, stella della Nazionale Under 21 ed ennesimo volto azzurro di una squadra dall’identità sempre più definita. L’acquisto del centrocampista dell’Empoli aumenterà quindi la colonia italiana presente nella rosa di Pioli, dove già figurano Comuzzo, Ranieri, i già citati Fagioli e Ndour, Mandragora, Parisi e Kean. Il tutto senza considerare i tanti baby che o sono emersi di recente in riva all’Arno (Martinelli e i Primavera che hanno fatto il proprio esordio tra i professionisti come Harder, Caprini e Rubino) o sono di ritorno a Firenze dopo le rispettive esperienze più che positive in prestito: tra di loro spiccano Fortini, destinato a restare a Firenze, ma anche Bianco, Amatucci e Lucchesi.
Una filosofia, quella di privilegiare l’italianità alla dilagante esterofilia, che la Fiorentina e Valentino Angeloni hanno scelto di mettere in pratica anche a livello giovanile: ad oggi la percentuale di italiani nel vivaio viola ormai da tre anni si assesta attorno al 92%, con addirittura l’80% dei tesserati che sono nati in Toscana. Un esempio? La formazione Under 15 che martedì si giocherà la finale scudetto con l’Inter ha un undici-tipo tutto italiano.
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