L’incubo dei troppi infortunati La preparazione finisce nel mirino

Due "ritiri" estivi lunghi per preparare la migliore condizione in vista dei play off di Conference. Ma da Duncan e Igor, erano arrivati subito i primi segnali negativi. Ora i giocatori ko sono sette

Lo specchio del momento è il forfait nel riscaldamento di Martinez Quarta al ‘Fatih Terim’ di Istanbul. Il problema alla schiena del difensore argentino si somma ad una serie di infortuni che stanno caratterizzando in negativo la prima parte di stagione della Fiorentina. In un momento in cui si passa da una partita all’altra nel giro di poche ore, Italiano deve fare i conti prima con lo staff medico e poi con quello tecnico per decidere di volta in volta la formazione. Nelle ultime ore, sul banco degli imputati, ci è finito anche il lavoro estivo fatto prima a Moena e poi in Austria.

Due ritiri piuttosto lunghi, che (in teoria) sarebbero dovuti servire alla Fiorentina per costruirsi la miglior condizione fisica possibile da lì a pochi mesi. Lo stop del campionato il 13 novembre (la ripresa il 4 gennaio), imporrà una seconda preparazione. Per questo motivo tutti i club di Serie A hanno impostato un lavoro per essere pronti e brillanti subito. A maggior ragione la Fiorentina, che aveva cerchiato di rosso il doppio Play Off di Conference League come appuntamento cruciale della stagione.

L’incubo di Italiano? Gli infortuni. Fin dai giorni di Moena la preoccupazione era quella. Anche perché fra i suoi calciatori in pochissimi hanno l’abitudine ad impegni così ravvicinati. E puntualmente l’incubo lo ha toccato con mano. I problemi sono cominciati subito, con l’infortunio muscolare di Duncan nell’amichevole contro il Qatar. Sono proseguiti con qualche acciacco (ad esempio Bonaventura, che ha saltato per affaticamento l’andata con il Twente), lo stop di Igor nelle primissime fasi della stagione, fino all’attualità. Oggi la Fiorentina conta ben sette infortunati, compreso Castrovilli che rivedremo ad anno nuovo. Oltre a lui sono out Milenkovic e Dodô (per il serbo se ne riparlerà dopo la sosta, per l’esterno brasiliano i tempi sono più incerti), così come Quarta e Sottil (da valutare i loro problemi alla schiena), Zurkowski (più in infermeria che in campo fin qui) e Nico Gonzalez (ormai tristemente celebre la sua tallonite) che ad oggi ha giocato una sola partita (quasi) intera contro il Twente.

Un problema che, come detto, richiama anche il discorso preparazione, non essendo questi (Castrovilli a parte) infortuni di natura traumatica. La sosta sarà un toccasana da questo punto di vista. La Fiorentina potrà tirare il fiato (nazionali a parte) e proverà a svuotare l’infermeria.

Alessandro Latini

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