La Savino fa suo il derby. Il Bisonte, resa a testa alta

Scandicci si prende i tre tre punti nella sfida tra squadre ancora in rodaggio. Primo set a senso unico, poi equilibrio rotto solo dai colpi delle fuoriclasse.

La Savino fa suo il derby. Il Bisonte, resa a testa alta

Una ricezione di Brenda Castillo, giudicata migliore giocatrice della gara

Il Bisonte Firenze

0

Savino Del Bene Scandicci

3

IL BISONTE: Acciarri 1, Malual 15, Butigan 4, Leonardi (L), Battistoni ne, Giacomello ne, Nervini 10, Mancini 6, Ribechi (L) ne, Cagnin 3, Agrifoglio 1, Davyskiba 15, Bechis 1. All. Bendandi.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Herbots 8, Castillo (L), Ruddins 9, Kotikova ne, Ognjenovic 1, Parrocchiale (L) ne, Bajema 1, Graziani 8, Nwakalor 6, Carol ne, Baijens ne, Antropova 18, Mingardi 1, Gennari. All.: Antiga S.

Arbitri: Goitre - Vagni.

Parziali: 22-25, 22-25, 23-25.

FIRENZE - Il derby ha detto ancora una volta Scandicci. Peccato sia arrivato subito alla seconda giornata, con le due squadre in evidente stato di costruzione e assemblaggio, perché la partita è andata a fasi alterne, con Firenze che ha provato ad assottigliare le differenze; non riuscendoci perché alla fine la giocate delle fuoriclasse hanno fatto la differenze nei momenti chiave. E Il Bisonte ha sbagliato palloni che non avrebbe dovuto fallire. La squadra di Bendandi è giovane e il lavoro da fare è tanto. Ma alcune individualità ci sono e su queste bisogna costruire il percorso. Discorso diverso per il sestetto di Antiga che ancora non dà la sensazione di sfruttare a pieno il potenziale, pur essendo squadra esperta e in grado di punire ogni piccola sbavatura al di là delle rete. Per adesso basta, ma in futuro per ambire a tornare a essere protagonista servirà ben altra aggressività.

Che non fosse una partita come le altre, sotto il profilo nervoso, lo si capiva dai primi scambi, con le padrone di casa più contratte, consapevoli di dover scalare una montagna per contrastare il passo delle avversarie. Ma lo scatto avanti era di Scandicci, soprattutto per gli errori gratuiti. Tanto nervosismo, con Firenze che provava a togliersi di dosso titubanze e paure con Malual. Il turno di battuta di Herbots era un macigno (1-7). Da quel momento la Savino Del Bene teneva a distanze le avversarie (11-17) e, nonostante il ritorno delle locali (22-24), chiudeva i conti (22-25). Il secondo assalto era diverso (9-10). Poteva essere l’inizio dell’equilibrio, vanificato da un paio di errori, ma appena calava la tensione, Firenze tornava vicina (22-23). Scandicci (ottima Castillo) di nervi riprendeva il set (22-25) e il due a zero era cosa fatta. Terzo assalto con Il Bisonte che iniziava meglio (8-5), anche se con lo strappo di Antropova (13-16) Il Bisonte tornava a vedere i fantasmi fino al 21-24, quando un errore in battuta di Antropova e un muro di Butigan riaccendevano la speranza (23-24), spenta solo dal nastro che frenava la battuta di Mancini e consegnava il derby nelle mani di Scandicci (23-25).

Giampaolo Marchini

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