ROBERTO DAVIDE PAPINI
Sport

La rincorsa di Larissa parte con una vittoria

Iapichino porta a casa il titolo italiano di salto in lungo indoor Promesse. "Gara strana, ma sono contenta e mi sono divertita"

di Roberto Davide Papini

Comincia con il titolo italiano indoor Promesse (under 23) di salto in lungo la rincorsa di Larissa Iapichino ai grandi eventi internazionali che l’attendono in questa stagione, dopo la delusione di aver dovuto saltare le Olimpiadi di Tokyo per l’ infortunio a una caviglia.

Ad Ancona, sulla stessa pedana dove un anno fa saltò 6,91 (splendido record del mondo under 20 indoor) la fiorentina delle Fiamme Gialle (allenata dal babbo Gianni) ha vinto con 6,49 la medaglia d’oro, davanti ad Arianna Battistella con 6,28 e Veronica Zanon con 6,24.

Una vittoria netta, ottenuta dopo un po’ di problemi all’inizio della gara (due nulli, il secondo dei quali sembrava molto interessante) che fa parte del percorso di avvicinamento ai mondialli indoor (a marzo a Belgrado) e a quelli all’aperto in luglio negli Stati Uniti.

"È stata una gara strana – dice la saltatrice azzurra - la rincorsa è qualcosa su cui dobbiamo continuare a lavorare anche se ho iniziato a vedere delle buone cose. Nei primi due salti, seppur nulli, sentivo un bel dinamismo".

Dopo i primi due nulli, Iapichino doveva evitare l’eliminazione e l’ha fatto con un 6,22: "Nel terzo, non ho pensato ad altro che mettere a segno una misura per non uscire dalla gara. Ho fatto un salto per non uscire, infatti mi sono voltata subito perché avevo paura di aver fatto nullo. Poi qualcosa si è un po’ spento nei miei dinamismi, non so se a livello tecnico o personale. Spero di sistemare un paio di cose, riuscire a trovare più energie per gli ultimi salti, energie mentali e personali".

La gara di Larissa è proseguita con un 6,41 al quarto salto, 6,49 al quinto e 6,42 al sesto. Un passo indietro, sotto il profilo della misura rispetto all’esordio stagionale di due settimane fa con 6.59, ma comunque un passaggio verso la forma migliore di un’atleta che mancava dalle competizioni da sette mesi. E la gioia per essere tornata alle gare è evidente in Larissa: "Comunque sono contenta, è sempre un piacere partecipare ai campionati giovanili, incontrare le persone con cui ho condiviso tutti questi anni di atletica e respirare questa atmosfera e tanto divertimento", dice l’atleta fiorentina. Guardando avanti, manca ancora un mese e mezzo prima dell’evento clou della stagione indoor, i Mondiali di Belgrado (18-20 marzo): "Diciamo che si è chiusa la prima parte della mia stagione indoor che è molto lunga perché arriverò fino al 20 marzo. La previsione è di arrivarci con più brillantezza, perché ancora un po’ manca - conclude la 19enne - mi aspettano altre due tappe, il meeting di Torun il 22 e poi gli Assoluti indoor ad Ancona il 27".

Ci sono dunque tutto il tempo e le occasioni in gara per continuare il percorso, migliorarsi sempre di più e presentarsi alla grande a Belgrado.

Guardando un po’ più in prospettiva ci sono i Mondiali assoluti all’aperto che si terranno a Eugene (nello stato dell’Oregon) da 15 al 24 luglio. Qui, però, c’è l’ostacolo del minimo da fare per accedere e 6,82 non è uno scherzo, ma Larissa ha dimostrato un talento straordinario e l’impresa è alla sua portata, anche se il babbo-allenatore non vuole parlare di misure o di risultati per scaramanzia, lasciando che a parlare siano i fatti in pedana. Infine, come è ovvio, lo sguardo spazia fino a Parigi 2024, i Giochi Olimpici. E per Larissa, la Ville Lumière potrebbe essere qualcosa di più di un sogno.