
Edin Dzeko primo rinforzo viola in attacco
Mentre Pioli lavora in Dad sulla sua Fiorentina in attesa di liberarsi da un calcio che ti sfonda di soldi ma ti eccita come un ferragosto trascorso alla stazione di Mediopadana, Firenze discute sul primo colpo: Edin Dzeko, bomber stagionato ma sempre sul pezzo, considerando i 21 gol segnati nell’ultima stagione al Fenerbache. L’attaccante bosniaco, che secondo google translate nostrano si pronuncia Geho, non può essere messo in discussione per la sua storia, la sua continuità, il suo carisma. Inevitabile il confronto con la sua carta di identità, che dice 39. Per qualcuno non è un affare in prospettiva, anche se il calcio italiano ha da tempo cambiato pelle. Lo sa bene il Milan, che ha messo sotto contratto Modric, che di anni ne ha 40. E d’altra parte Pioli aveva nello spogliatoio un tipo chiamato Ibra, e di sicuro il nome di Dzeko è anche figlio suo. Dopo di che è bene ricordarsi di grandi nomi che hanno rimandato la pensione finchè hanno potuto (Maldini, per esempio) ed ex viola del passato prossimo quasi remoto e in questo caso anche un po’ imperfetto che ancora si divertono sul campo di calcio. Parliamo del Tanque Silva, 44 anni, uno che comunque ha avuto l’onore di vestire la 10 viola senza alcun merito, se non la simpatia.
Benvenuto Edin, a patto che tu non sia arrivato al posto di Kean, che potrebbe tenerci col fiato sospeso fino al 15 luglio per via di quella clausola che ci riempie i discorsi di se e di ma. Dopo di che la Fiorentina starà sicuramente cercando un eventuale sostituto, magari giovane (Pio Esposito?). Intrigante per il centrocampo il nome di Fazzini, by Corsi land. Vedremo. Ma in questi giorni di mercato, tra rientri da ricollocare e situazioni da monitorare (verbo insopportabile figlio dei nostri tempi), resta in sospeso il caso Gudmundsson, che comunque dovrebbe risolversi in tempi brevi. Nessuno in realtà ha capito cosa vuole fare la Fiorentina e cosa pensa Pioli dell’islandese. C’è un possibile riscatto fissato a 17 milioni, c’è un verdetto in appello in arrivo in autunno, c’è un gentleman agreement relativo al discorso processuale tra Fiorentina e Genova che però fu fissato con la proprietà precedente. Un bell’intrigo sul futuro di un giocatore che purtroppo non ha reso quando ci si aspettava da lui.
E poi? Beh, poi c’è un pianeta allo sbando. Il presidente degli States che parla di guerra nello studio ovale con i giocatori della Juventus schierati alle sue spalle da una parte offre assist per mille meme e cento battute, ma in realtà ci fa capire che siamo davvero caduti in basso e ci fa pensare che un improbabile spot della Fifa per il mondiale per club si è trasformato in un boomerang. A proposito: torneo davvero interessante. Per la prossima edizione proponiamo Lastrigiana-Bayern Monaco. A occhio ci può stare.
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