REDAZIONE FIRENZE

La curva, il ritiro e mille ambizioni Martinelli sogna

La storia del giovane portiere arrivato dalla Sales che Italiano ha convocato per allenarsi a Moena

Un sogno lungo una settimana, anche se a lui il tempo a Moena sembrerà volato. Tommaso Martinelli è stata la sorpresa della lista dei convocati di mister Italiano per il ritiro sulle Dolomiti. Segni particolari? Fiorentino di Piazza D’Azeglio, classe 2006, tifoso viola da sempre. Curiosità? Tante. Una su tutte. Allenarsi con i beniamini che la domenica sostiene sugli spalti del Franchi. La settimana di Martinelli è stata un bel frullatore di emozioni.

Esperienza da grande, regalatagli dalla Fiorentina che in lui crede tantissimo per un futuro non troppo lontano. Camera in albergo divisa con Gollini e grande accoglienza da parte del gruppo dei portieri e del preparatore Porracchio. Battute all’ordine del giorno. La più ricorrente? "Potresti essere il figlio di Rosati". Anagraficamente ci sta tutta. Tommaso si è allenato con i grandi per poi rispondere alla convocazione della Primavera (dove giocherà ampiamente sotto età il prossimo anno) ed ha lasciato il posto a Cerofolini. Lui e Ghidotti (nel mirino della Reggina di Pippo Inzaghi) lasceranno la Fiorentina nelle prossime settimane per mettersi in mostra altrove.

Dicevamo di Martinelli, che la Fiorentina ha prelevato dalla Sales per fargli fare il percorso di crescita nel proprio settore giovanile. Tommaso giocava attaccante, salvo poi essere arretrato in porta a ‘causa’ di una struttura fisica imponente al cospetto dei pari età. Come spesso accade nel mondo del calcio, arriva la figura che cambia prospettive ed ambizioni del giovanissimo Martinelli. Si tratta di Enio Quintavalle, deceduto qualche anno fa, ma conosciuto in Toscana per essere stato un luminare fra i preparatori dei portieri. Tommaso si innamora calcisticamente di lui, lo segue in campo e fuori anche dopo il passaggio alla Fiorentina. Legatissimo ai genitori, ha un fratello ed una sorella che sono spesso sugli spalti a seguire le sue partite. La prospettiva, come detto, dopo Moena è un po’ cambiata. Dovrà essere bravo a gestire la pressione che arriverà nei prossimi mesi, quando si troverà di fronte nel campionato Primavera giocatori anche di tre anni più grandi di lui. Ma la base è gettata. Ci crede Martinelli, ci crede soprattutto la Fiorentina.

Alessandro Latini