
Il selfie di un tifoso con Mandragora poco prima della. partenza per Siviglia: Rolando è uno dei giocatori più in forma e decisivi di questa Fiorentina
Ci penserà tanto e bene, Raffaele Palladino, prima di prendere una scelta definitiva. Ma la sensazione è che, alla fine, Kean questa sera contro il Real Betis partirà titolare. Nonostante il solo allenamento in gruppo che la punta ha sostenuto ieri a Firenze (dopo quasi una settimana di attività), il numero 20 dovrebbe figurare al centro dell’attacco in quella che ha tutti i contorni di una delle partite più delicate e difficili dell’anno. Davanti, dunque, si riprenderà da dove la Fiorentina aveva lasciato prima della complicata trasferta di Cagliari con conseguente fuggi fuggi di Moise verso Parigi. Ovvero dal tandem formato da Gudmundsson e dal classe 2000, che punta a superare la quota dei 23 gol stagionali aggiornata con l’ultima prodezza realizzata proprio in Conference contro il Celje (il gol del definitivo 2-2 che ha lanciato la Viola in semifinale).
Sciolti anche gli altri dubbi di formazione con i quali il tecnico è partito alla volta di Siviglia: se infatti in mezzo al campo aveva destato qualche perplessità la condizione fisica di Cataldi, il rebus attorno all’ex Lazio sembra essersi risolto in modo positivo, con il mediano che figurerà dal 1’ assieme a Mandragora. E per la terza maglia? Il ballottaggio tra Fagioli ed Adli resta sempre aperto, con l’ex Juventus che dopo l’iniziale panchina contro l’Empoli sembra prossimo a tornare in campo. Sulle fasce spazio poi a Gosens e con tutta probabilità, sulla destra, ancora a Folorunsho, che è in vantaggio rispetto a Parisi e Moreno.
Capitolo difesa: l’assenza dalla lista Uefa di Marí (che in ogni caso è volato in Andalusia al pari di Ndour e Bove) favorirà l’impiego di Comuzzo - destinato a fare gli straordinari vista la squalifica di Ranieri a Roma domenica - che sarà il perno centrale della retroguardia assieme a Pongracic e al capitano.
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