di Giampaolo Marchini
Una Fiorentina che può cambiare volto, pur rimanendo nei principi base dell’idea di gioco di Italiano. Le alternative che sono arrivate dal mercato – aspettando quelle (o quella) di potrebbero arrivare da qui fino a stasera – contribuiscono ad alzare il tasso tecnico della squadra viola. Già Gonzalez ha dato un’impronta ben precisa alla fisionomia dell’attacco e insieme a Vlahovic può potenzialmente essere la coppia d’attacco più intrigante del campionato, con il supporto dell’altro esterno che a oggi sono il ritrovato Callejon e la crisalide Sottil. Il mercato, come detto nella pagina precedente, può ancora regalare un innesto di primo piano, Alternativa o titolare poco importa, perché come ha detto proprio Italiano nessuno può sentirsi sempre con la maglia da titolare sulle spalle.
Berardi, Orsolini, Messias – ordine casuale e non di vicinanza – darebbero quel qualcosa in più per allungare la rosa e ’accontentare’ le richieste dell’allenatore viola che a oggi è sempre più concentrato sul plasmare la sua nuova creature che a seguire le voci di mercato. L’innesto di un altro elemento allungherebbe il ventaglio delle scelte, e la competizione durante gli allenamenti. Al di là di quanto potrà accadere, Italiano ha a disposizione una squadra intrigante, da cambiare soprattutto nel profondo, restituendo sicurezza e convinzione e in questo senso la missione pare esser incanalata sui binari più congeniali. Quello che resta da mettere a punto è la distanza dei reparti, portiere compreso, considerato che la Fiorentina gioca con il baricentro molto alto e la concentrazione deve sempre restare alta nella necessità di riempire gli spazi, come non avvenuto nell’azione del gol del Torino e soprattutto nell’occasione dell’espulsione di Dragowski all’esordio contro la Roma. Chissà quante volte Italiano, il suo staff (e la squadra) avranno rivisto le immagini a velocità normale e fotogramma dopo fotogramma. La crescita passa anche dai dettagli, anche i più piccoli.
In queste due partite poche sono state le novità, se non Gonzalez – troppo facile parlare adesso dell’argentino – e Maleh a Roma. La Fiorentina, di fatto, non ha ancora visto gli innesti di Torreira, Nastasic (già noto) e Odriozola. Il primo sarà il metronomo del centrocampo, l’uomo inseguito per due sessioni di mercato, un vero e proprio pallino dei viola. Insomma, innesto di qualità dal rendimento sicuro. Tutto da scoprire, invece, Odriozola che potrebbe avere un impatto importante sulla catena di destra, con Bonaventura davanti e Callejon riferimento offensivo. Potenzialmente di ragionamento e corsa. Insomma, Italiano ha ampia scelta. Non è poco.
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