ANGELO GIORGETTI
Sport

Italiano non cambia: 4-3-3 Ma con nuove "varianti"

Confermato il modulo di riferimento con un solo attaccante centrale. L’obiettivo sarà non dare punti di riferimento: servono giocatori multiruolo

di Angelo Giorgetti

Non ci saranno novità tattiche significative nella Fiorentina che sta nascendo, il 4-3-3 resterà infatti la cornice di riferimento "per dare certezze alla squadra", come ha spesso sottolineato Italiano. Il quale – in questo rapporto fra ossatura delineata e variazioni – si colloca a metà strada ben sapendo che poi sono i risultati a costruire la fama di un allenatore, non tanto o non solo il bel gioco. E diminuire il numero delle sconfitte – 14 nella scorsa stagione , sicuramente troppe – sarà uno degli obiettivi principali.

Italiano ormai un poco lo si conosce: è bene che il gruppo abbia a disposizione gli strumenti per gestire situazioni diverse nel corso della partita, sempre però all’interno di uno spartito in cui le note siano conosciute e riproducibili a memoria. Distanze, linee di gioco, meccanismi di copertura, disimpegni in palleggio e cambi di settore, ogni scelta dovrà rientrare all’interno dell’ordine generale delmodulo di riferimento.

Con una specifica: per gli avversari il 4-3-3 viola non dovrà essere leggibile e i punti di riferimento cambieranno, una partita dopo l’altra, anche perché come sempre la declinazione di un modulo dipende da due sistemi, quello di difesa e di attacco. La Fiorentina varierà di più rispetto all’anno scorso e per questo Italiano avrà bisogno di centrocampisti capaci di intepretare più ruoli, anche per non offrire situazioni tattiche ripetute e quindi leggibili. Fin qui la teoria, in pratica se parliamo di attaccanti è chiaro fin da ora che Jovic e Cabral (due nomi non proprio a caso) si giocheranno un solo posto da titolare.

E se la posizione del regista potrà variare in base all’interprete e all’avversario (in alcune partite Torreira si era trasformato in un incursore, segnando 5 reti) il compito dell’attaccante centrale sarà anche quello di preparare gli inserimenti dei compagni. C’è una quota di gol che Italiano dovrà recuperare attraverso gli esterni di attacco e proprio per questo a Moena comincerà un lavoro specifico per migliorare la "produttività" di Ikoné, uno che i numeri ce li ha ma è predisposto a lasciarli in canna. Da ora in poi sarà il caso di estrarli.