Italiano fa il torero "Io sotto la Fiesole? Una vera liberazione"

L’allenatore festeggia con i tifosi: "Talvolta abbiamo perso al 95’ e rivitalizzato squadre al tappeto. Ecco perchè ho esultato così"

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di Giampaolo Marchini

Firenze

Sale sui led sotto la Fiesole e rotea la giacca come un torero fa con la sua cappa. Italiano festeggia così un successo alla... Italiano. Una Fiorentina che il Comandante viola sta forgiando e plasmando a sua immagine: cinica, spietata e sfrontata. Ma soprattutto organizzata. Già, perché il successo contro la Roma si spiega anche così. Il tecnico ha ritrovato la sua squadra, ammesso che l’avesse persa. Nei percorsi di crescita, si sa, ci sono inciampi che vanno trattati alla stessa maniera dei successi: analizzati con lucido distacco per non lasciarsi deprimere o esaltare. E la squadra si è rialzata nella gara più difficile, quella che lascia aperta la porta per l’Europa. "Quest’anno abbiamo perso partite al 95’ e rivitalizzato squadre che sembravano al tappeto – dice Italiano –. Ogni errore ci è costato caro, l’esultanza a fine partita deriva da un periodo di frustrazione. Mi sono sentito di farla". Esulta anche Commisso che dagli Stati Uniti si complimenta con il gruppo: "Abbiamo reagito da grande squadra".

Un periodo difficile chiuso con una prestazione solida che l’allenatore della Fiorentina rilegge così: "Se la squadra arriva con questo spirito per gli altri è veramente difficile, soprattutto quando giochiamo in casa. Nelle ultime partite inaspettatamente non siamo stati più noi stessi. Questi punti servivano per tanti motivi". Su tutti quello di rincorrere una posizione europea in classifica: "Già a Milano eravamo ripartiti e oggi abbiamo dato continuità a quella prestazione, ci tenevamo perché abbiamo fatto un bel campionato e non vogliamo rovinarlo".

La volata finale è stata lanciata e la Fiorentina è tornata a correre, presentandosi con il morale alto alle prossime due partita: "Stanchezza mentale e fisica ci sono – prosegue Italiano –. Sono mesi che andiamo al massimo. Siamo in questa posizione, a lottare dall’inizio della stagione e sinceramente ci teniamo a rimanerci". Il futuro resta indecifrabile, anche se il programma è ben chiaro: "Chi sbaglierà meno riuscirà ad arrivare in Europa – non ha dubbi –. Qui la piazza è importante, sono venuti in ottomila ad un allenamento. L’Europa sarebbe un sogno per tutti".

Tornando alla partita e alla prestazione dei singoli, Italiano ha parole al miele per Amrabat, spesso finito nel mirino per il rendimento sotto i suoi standard: "È forte e sa giocare, sono contento perché ha avuto un periodo non bello e invece sta tornando fuori. Per noi è importante, bastava solo tirargli fuori il fuoco che ha dentro".

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