Italia, niente mondiali: l'aereo per Firenze, la notte insonne e il discorso di Mancini

I retroscena delle ore più difficili per la Nazionale, rientrata a Coverciano per preparare la surreale sfida amichevole con l'altra sconfitta dei playoff, la Turchia

Firenze, 25 marzo 2022 - Una notte di rabbia e delusione, una notte a pensare cosa non è andato e cosa poteva essere cambiato. Tra Palermo e Firenze: si svolge tra queste due città la notte della Nazionale italiana di calcio rientrata dopo la cocente sconfitta contro la Macedonia del Nord. Un ko senza appello, per 1-0, che per la seconda edizione di seguito porta gli Azzurri a non giocare un Mondiale.

Una debacle storica, qualcosa di mai accaduto per un paese che vive di calcio. Una notte di pensieri per il ct Mancini, per quella voglia di lasciare. Una serata che sembra così distante da quella indimenticabile (in positivo) della finale dell'Europeo contro l'Inghilterra. Sono passati solo alcuni mesi, ma questo viaggio di ritorno dalla Sicilia alla Toscana è carico di tristezza. 

Già dentro lo stadio "Barbera" Mancini aveva fatto un discorso alla squadra - come racconta SportMediaset - Un discorso per ringraziare tutti del cammino fatto fin qui, cammino che ha portato alla vittoria dell'Europeo. "Vi voglio e vi vorrò sempre bene", sarebbero state le parole di Mancini. Preludio alle dimissioni? Solo i prossimi giorni ce lo diranno, giorni di incertezza ma anche di lavoro.

Sì perché in una Firenze assolata, in cui si respira la primavera appena arrivata la Nazionale deve scrollarsi di dosso i pensieri e tornare a lavorare. C'è infatti la sfida surreale contro la Turchia, l'altra sconfitta nei playoff. I reduci dal ko con il Portogallo sfideranno gli Azzurri in una strana partita tra deluse. Un'amichevole. Anche la Turchia ha molto da masticare amaro per un rigore sbagliato che avrebbe dato il pareggio dopo il vantaggio per 2-0 dei lusitani e poi il tentativo di rimonta turco. 

Per la Nazionale il rientro a Coverciano è avvenuto intorno alle tre di notte con un volo Alitalia. Qualcuno ha dormito, altri sono rimasti a parlare della partita horror. Impossibile per molti prendere sonno. Intorno alle 13 il pranzo, quindi gli allenamenti appunto, sui prati verdi e curati di Coverciano. A porte chiuse.

Fuori dai cancelli non ci sono tifosi. Non ce ne erano nella notte quando il pullman è rientrato nel centro tecnico nella zona sud della città e non si sono presentati durante la mattina. La notte della delusione, una delle notti più difficili della Nazionale sembra non essere ancora finita.