Il conduttore dal cuore viola. "Tutti uniti in nome di Joe. Firenze ci farà emozionare»

Firenze piange la scomparsa di Joe Barone, dirigente amato e rispettato. La città si unisce nel dolore, ma guarda avanti con speranza per la Fiorentina e la Conference League.

L’animo sensibile di Gianfranco Monti non può che tornare indietro di qualche giorno, alla scomparsa di Joe Barone. "Il dolore è stato immenso, se n’è andato all’improvviso un bravo dirigente, un padre di famiglia ancora giovane. Siamo tornati indietro nel tempo con la tragedia del povero Astori. Situazioni diverse, ma il dolore è stato lo stesso". Firenze risponderà da par suo, come ha sempre fatto in questi casi. "Sono così innamorato della mia città e della mia tifoseria che non mi sorprende niente: questa è Firenze. Barone ha spesso diviso. Ma nel momento in cui è scomparso la città si è unita e si è stretta intorno alla società, alla sua famiglia e alla squadra. I tifosi viola sono questi. Ricordo quel minuto di silenzio imbarazzante nella sua profondità per la scomparsa della moglie di Prandelli. La partita contro il Benevento. Giornate nelle quali ho pianto. E anche sabato Firenze sarà eccezionale".

Poi parlerà il campo, dove la Fiorentina insegue un successo prestigioso. Come reagire la squadra? "Ho sempre visto un Barone molto presente con questi ragazzi. Se Commisso mi è sempre sembrato il nonno dei suoi calciatori, Barone era il babbo. La sua dipartita potrebbe essere uno stimolo in più". Anche per provare a vincere quel benedetto trofeo. "La Conference League è un’occasione. Firenze con un trofeo impazzirebbe. Sarebbe l’apoteosi". Infine Italiano, la stima è enorme. "Mi sembra di aver capito che con Barone si fossero stretti la mano per dirsi addio. Ma io un angolino di speranza me lo tengo. Vorrebbe dire continuità. Spero che alla fine decida di restare".

Ale. La.

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