Firenze sogno d’autore: via al Tour de France

C’è l’idea, rilanciata dal sindaco Nardella, di correre sulle strade della città la tappa inaugurale della corsa francese. Caccia alla data

Migration

Tre giorni fa nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio in occasione della presentazione del piano "Rinasce Firenze", il sindaco Dario Nardella ha parlato della possibilità della partenza di un prossimo Tour de France (non è stato indicato l’anno per questa idea) in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Una notizia che ci consente di "riavvolgere il nastro" tornando indietro di 9 anni, al 2011. In quel tempo si parlava dei Mondiali 2013 in Toscana ed a Firenze (poi svoltisi regolarmente nel settembre di 7 anni fa) ma anche del Giro di Francia e di una candidatura di Firenze per la partenza del Tour, nato nel 1903 e che nella sua storia è partito da ogni Paese che confina con la Francia con l’unica eccezione dell’Italia. L’edizione avrebbe dovuto essere quella del 2014 (vinta tra l’altro da Vincenzo Nibali) in quanto quell’anno ricorrevano 100 anni dalla nascita di Gino Bartali, che quella corsa vinse due volte, nel 1938 e dieci anni più tardi. Alla fine fu preferita la città di Leeds in Gran Bretagna.

"Vogliamo collaborare con l’Emilia Romagna per ospitare, a ridosso dell’Appennino, la tappa iniziale del Tour de France – ha detto il sindaco Nardella – inutile aggiungere che Firenze, con il suo fascino universalmente riconosciuto, sarebbe una località di partenza quanto mai suggestiva. Gli eventi sportivi possono essere il motore trainante verso la ripresa, soprattutto i grandi eventi internazionali. Sulla Grande Boucle penso anche alla collaborazione già avviata con l’Emilia Romagna per le Olimpiadi 2032". Naturalmente occorre vedere cosa ne pensa dell’idea l’ASO (Amaury Sport Organisation) società che organizza il Tour de France e l’Unione Ciclistica Internazionale.

E qui torniamo ancora al 2011 per la precisione, quando si parlò per la prima volta della partenza della corsa francese da Firenze, con le parole pronunciate allora dal direttore (lo è anche oggi) del Tour Christian Prudhomme: "E’ illogico che il Tour non sia mai partito dall’Italia". Vedremo se il sogno di Firenze questa volta avrà successo.

In ogni caso, il progetto, l’idea e l’ipotesi di questa prospettiva consolida ulteriormente lo strettissimo rapporto fra la città di Firenze (come del resto tutta la Toscana) con il mondo del ciclismo.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro