
Paulo Sousa
Stasera stadio Adriatico, ore 20.45, Pescara-Fiorentina, recupero 19/a giornata di Serie A
UNA TRAPPOLA. Già, perché se vinci hai fatto solo il tuo dovere. Un risultato diverso, di contro, aprirebbe una spirale di polemiche che avviterebbe pericolosamente la Fiorentina su posizioni anonime. Il mezzo passo falso – forse anche intero – contro il Genoa ha messo la squadra di Sousa con le spalle al muro. E oggi a Pescara bisogna solo vincere, anche se i viola arrivano a questo appuntamento in condizioni fisiche precarie. Ma gli alibi non possono e non devono reggere. «Dobbiamo essere più spietati, come a Verona con il Chievo – ha detto Sousa presentato la sfida dall’edriatico – perché per sfruttare le occasioni che creiamo serve concretezza». E i tre punti terrebero viva la possibilità di entrare in Europa, opzione che Corvino non molla. SOUSA va oltre il concetto del direttore dell’area tecnica: «L’obiettivo è vincere sempre ed è per questo che io lavoro». Di assenti Sousa non vuole sentire parlare anche se sa bene che senza Kalinic e con Chiesa non al top l’attacco viola è depotenziato. «Dobbiamo spingere e creare alla ricerca dei tre punti perché li vogliamo fortemente». Messaggio forte e chiaro, come quello relativo al mercato. Ma guai a cercare di capire se la qualità di queste uova lo soddisfa: «Nel primo incontro avuto con Corvino fu fatta un’analisi della rosa a disposizione. Le mie idee le conoscono, poi tocca sempre alla società decidere. Da allenatore penso solo a migliorare tutti i giocatori che ho a disposizione per essere sempre competitivi: il mio unico pensiero è quello di vincere, già domani (stasera, ndr) a Pescara. Mi manca un giocatore in difesa? Ne, ho più di undici (ride, ndr) mi bastano per giocare».