
La festa della Fiorentina (Fotocronache Germogli)
Firenze, 30 aprile 2023 – L’inondazione viola nel secondo tempo è stata anche un atto di cannibalismo calcistico e la povera Samp è diventata un banchetto per Duncan, Kouame e Terzic: tre ‘diversamente titolari’ si sono uniti a Castrovilli e Dodo e nel pomeriggio della manita viola è arrivata una conferma che solleva ancora di più il morale di Italiano, perché tutti davvero sono coinvolti, nel mucchio della festa non ci sono musi lunghi.
La vera impresa è stata quella di mantenere tutti in gioco e senza alcun dubbio - ancora una volta - il lavoro dell’allenatore è stato prezioso.
Sono in arrivo le partite che contano, la Fiorentina incrocerà il Basilea nelle due semifinali di Conference League e l’Inter nell’atto decisivo di Coppa Italia, è un sollievo dunque sapere che la fame di vincere è democraticamente suddivisa all’interno dello spogliatoio.
Perché in realtà – anche se Italiano ha puntato su un nocciolo-base di giocatori – non ci sono titolari, né riserve.
Lo si è visto con chiarezza nel secondo tempo contro la Samp - la ‘povera Samp’, che ha problemi più seri della sua disastrosa classifica - quando l’atteggiamento straripante della Fiorentina è stato indicativo: nessuna voglia di infierire, ma solo di giocare a calcio e segnare.
Gli avversari questo lo sanno, non ci sono stati infatti episodi di nervosismo quando la Fiorentina stava spingendo anche dopo il 4-0. Non voleva fare la bulla, era semplicemente incapace di fermarsi.
Quella viola sembra una gioiosa comune, i meriti vengono spalmati anche con chi resta ai margini, ma c’è un giocatore che più di ogni altro porta in giro il sorriso viola: contro la Samp aveva i capelli viola, anche se nel secondo tempo sembrava che tutti i giocatori della Fiorentina avessero fatto la tintura. E allora come riconoscere Dodo? Magari dal paracadute che ha aperto per fermare la sua corsa sotto la Fiesole.