
Cristiano Biraghi (Fiorentina)
Moena (Trento), 22 luglio 2022 - Cristiano Biraghi parla schietto, senza peli sulla lingua. Ci mette la faccia quando le cose non vanno bene, figurarsi adesso che la Fiorentina viaggia sulle ali dell'entusiasmo. Le sue parole sono da capitano: “E’ la Fiorentina più completa degli ultimi anni. Ci sono stati degli innesti importanti e questo è ottimo per iniziare a lavorare bene. Anzi, mi sono stupito dei nuovi, si sono inseriti subito al meglio. Abbiamo fatto un bel ritiro con anche tutti i nazionali presenti, domani dobbiamo chiuderlo al meglio“.
Quest'anno vi aspetta anche un percorso europeo... “L’anno scorso sono stato sincero qui, si vedeva che l’aria stava cambiando e che le cose andavano molto meglio, anche all’interno dello spogliatoio. Magari non ci aspettavamo di fare così bene, fare meglio di Atalanta e arrivare a pochi punti da Lazio e Roma non ce lo aspettavamo. Ora dobbiamo fare bene anche in Europa, di pari passo col campionato. Sono convinto che sia più difficile confermarsi che fare bene la prima volta, ma ce la metteremo tutta. Con i concetti già assimilati dal mister penso che potremo fare bene. La città è abituata anche a palcoscenici superiori e vogliamo portarla anche un po’ più in alto. Chi non ha giocato in Europa sarà emozionato. E’ una novità, ce la siamo conquistata sul campo. Sarà un bello spettacolo per Firenze e onoreremo la maglia come abbiamo sempre fatto".
Quest'anno è andata meglio anche sul piano personale. Ha sconfitto gli scettici? “Mi piace parlare con voi, mi piace confrontarmi. Purtroppo non lo possiamo fare tutti i giorni. Lo scorso anno mi fece piacere mettere un punto, fu giusto così. Io personalmente sono contento, lo scorso anno è andata bene anche a livello personale".
Ha pensato di chiudere a Firenze la carriera? “Io sono qua, l’ho già detto a chi di dovere. E’ normale che i matrimoni si facciano in due, ma ho un grande rapporto con il direttore, con Joe e con Rocco. Ho già dato la massima disponibilità per trovare la soluzione per rimanere qua fin quando mi vorranno. Andare all’Inter per me era un sogno, una rivalsa. Sono tornato qui, non vado cercando nient'altro“.
Come vede Milenkovic? In questi giorni si parla tanto di lui... “Tutto regolare, il mercato non entra nello spogliatoio. Come quando successe di Dusan, che fuori c’era un gran casino… Chi entra nel nostro spogliatoio deve sapere che c'è un codice, se si rispetta questo codice si può rimanere con noi. Dusan fino all'ultimo secondo ha giocato e si è allenato al 100%. Nikola si sta allenando al massimo, ci mette tutto, la fascia oggi se l’è meritata perché è qui da tanti anni. Se domani va via gli faremo gli auguri”.
Oggi è arrivato Dodô, cosa può darvi? “Ci ho giocato contro, è un bel giocatore. E’ un acquisto importante, forte. E’ fermo da un po’ a causa della guerra, si dovrà mettere in condizione. E’ giovane ma già esperto, l’esperienza in Europa serve e sono sicuro che ci darà un apporto molto importante“.