ANTONIO MANNORI
Sport

Ciclismo, la gara per Alfredo Martini: vince Moschetti. Una grande giornata di sport

Spettacolo e emozioni sul percorso. Una maxi-caduta nel finale ha spezzato il gruppo. Era la prima edizione di una competizione di grande significato in memoria dell'ex ct

La vittoria di Moschetti (Fotocronache Germogli)

Sesto Fiorentino,21 marzo 2021 - La prima edizione di “Per Sempre Alfredo” a ricordare Alfredo Martini, l’uomo simbolo e immagine del nostro ciclismo è stata firmata sul traguardo di Sesto Fiorentino dal veloista milanese Matteo Moschetti della Trek Segafredo. Un felicissimo momento per questa forte compagine, con la vittoria del più celebre Jasper Stuyven nella Milano-Sanremo di sabato, e questa del bravo Moschetti che era considerato tra i favoriti della corsa fiorentina.

L’ultima sua vittoria nel 2020 alla Challenge Mallorca, poi la frattura dell’anca, ed oggi di nuovo il sorriso e la quinta vittoria da professionista.Una  gara su strade che hanno fatto la storia del ciclismo, da quelle iniziali che hanno riportato alla mente i mondiali del 2013, a quelle del Mugello, terra di campioni, Gastone Nencini, i fratelli Mario e Vasco Baroni, Guido Boni ed altri.

E poi i luoghi cari ad Alfredo Martini, come Calenzano, zona di nascita 100 anni fa, e Sesto dove abitava e dove morì a 84 anni nell’agosto 2014. La gara in pratica ha visto sempre il gruppo compatto e sono state due le emozioni agonistiche della gara. La prima a 3 km circa dal traguardo quando in una finale veloce e convulso con le squadre impegnate nel favorire la migliore posizione dei rispettivi velocisti, si è verificata una maxi-caduta che ha coinvolto tra gli altri anche l’atteso Mareczko e Malucelli.

Davanti sono così rimasti una ventina di corridori che Moschetti ha regolato con sicurezza conquistando questa corsa nel ricordo di Alfredo Martini. Ai posti d’onore lo spagnolo Aristi, per lui identico risultato nella recente Valenciana dietro Manzin, e Zambelli, azzurro nella Nazionale Italiana guidata da Cassani e Amadori che ha provato fino all’ultimo a centrare il successo.

La cronaca

C’è il sole al Piazzale Michelangelo ma soffia un vento gelido al momento del ritrovo e del via ufficioso mossiere il sindaco di Firenze Dario Nardella. Sono 134 i corridori che si mettono sui pedali verso Lungo l’Affrico per la partenza ufficiale. Nei due giri iniziali sulle colline di Fiesole si sgrana il gruppo, quello più folto resta compatto, ma dietro a inseguire rimane il velocista Mareczko con un drappello di atleti che dopo 60 Km accusa 1’35” di ritardo. Si entra in Mugello costeggiando anche il Lago di Bilancino con gruppo compatto a Barberino di Mugello dopo 84 chilometri.

Lungo l’asperità delle Croci di Calenzano, provavano in quattro Buratti, Gandin, Double e Scaroni ripresi proprio al culmine della salita con Scaroni che riusciva peraltro a transitare per primo al gran premio della montagna. Lungo la discesa si registravano un paio di cadute senza conseguenze ed a Calenzano, dove nacque Alfredo Martini, gruppo ancora compatto.

La corsa giungeva così a Sesto Fiorentino transitando dal traguardo di via Garibaldi e da via Giusti dinanzi alla casa dove abitava Martini.

Era l’inizio del primo dei 4 giri di Km 14,3 senza nessuna asperità. Anche in questa zona ai piedi di Monte Morello, un forte vento di tramontana. Durante la prima tornata molto attivo l’eritreo Ghebreigzabhier ma il plotone viaggia unito, così anche nei due giri successivi. Nell’ultima tornata qualche tentativo ma il gruppo non concede spazio poi la caduta, i tentativi degli azzurri e l’epilogo con il successo del milanese Moschetti.

ORDINE DI ARRIVO: 1) Matteo Moschetti (Trek Segafredo) Km 162, in 3h50’32”, media Km 42,123; 2) Mikel Gardoki Aristi (Euskaltel Euskadi); 3) Samuele Zambelli (Naz. Italia).