“Il mediano di Mauthausen”, un libro su Vittorio Staccione

Appuntamento venerdì 31 gennaio alle 17 alle 17 all'Istituto storico Toscano della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Firenze

Vittorio Staccione

Vittorio Staccione

Firenze, 29 gennaio 2020 - In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, venerdì 31 gennaio Francesco Veltri presenterà il suo libro "Il mediano di Mauthasen", dedicato a Vittorio Staccione. L'appuntamento è alle 17 all'Istituto storico Toscano della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Firenze in Via Giosuè Carducci, 5/37.

La storia di Staccione è quella di un calciatore del Torino che a undici anni entra nelle giovanili della squadra granata e da lì farà la trafila che lo porterà a vincere lo scudetto in prima squadra insieme a compagni del calibro di Libonati, Baloncieri e Rossetti. “Il mediano di Mauthausen” (2019, Diarkos) del giornalista e scrittore cosentino Francesco Veltri la racconta con un tratto delicato e appassionato.

Spinto dal fratello Francesco, Vittorio Staccione abbraccia presto la militanza politica, condotta dalla parte degli operai, degli sfruttati e di tutti coloro che sono assetati di giustizia. Una scelta che, in un periodo in cui la prepotenza del regime fascista inizia a perseguitare chi non si allinea alle regole di Mussolini, pagherà molto cara, ma sempre a testa alta.

Interverranno alla serata il vice presidente del Museo Fiorentina, Massimo Cervelli, l'autore Francesco Veltri e Federico Molinario, pronipote di Staccione e amico del Museo Fiorentina. Vittorio Staccione è membro della Hall of Fame Viola dalla prima edizione e a Torino è stata collocata una pietra d'inciampo di fronte alla sua ultima abitazione, quella dove fu arrestato e deportato a Mauthausen.

Vittorio Staccione (Torino, 9 aprile 1904 - Gusen, 13 febbraio 1945) 94 presenze nella Fiorentina dal 1927 al 1931, è tra coloro che per primi hanno indossato la maglia viola nel 1929 . Dopo la carriera da calciatore torna a Torino lavorando come operaio alla Fiat. Da sempre attivo nei circoli socialisti torinesi viene più volte segnalato e arrestato dall'Ovra (la polizia segreta durante il fascismo)e, in seguito agli scioperi del 1 marzo 1944, viene deportato a Mauthausen dove viene ucciso dai nazisti. 

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