di Enrico Salvadori
Mercato di serie C già in fermento. Ad Arezzo pare imminente il cambio di società dopo l’iscrizione formalizzata dal presidente La Cava. Felice Saladini, presidente del gruppo AQR, è in pole position. Con lui possibile l’arrivo di Alessandro Gaucci, classe 1973, figlio primogenito di Luciano, già dirigente di Perugia, Cadice e Marbella. Incerta la posizione del tecnico Di Donato.
Il Feralpi che sarà allenato dall’ex amaranto Pavanel vuole il centrocampista Foglia. La Pistoiese ha sciolto il nodo del nuovo tecnico che subentra a Pippo Pancaro. Era una corsa a due vinta da Nicolò Frustalupi già vice storico di Mazzarri e figlio della bandiera arancione Mario. Frustalupi ha bruciato allo sprint Alberto Gilardino reduce dalla Pro Vercelli.
Il vice di Nicolò Frustalupi sarà Antonio Niccolai, anch’egli figlio d’arte essendo suo padre Comunardo, campione d’Italia con il Cagliari nel 1970. Alla Carrarese si vogliono confermare almeno 15-16 giocatori con l’innesto di 6-7 rinforzi di qualità per rimpiazzare i partenti Tavano (già andato al Prato), Maccarone, Mignanelli e Cardoselli. Pontedera come di consueto già attivo per tempo. Il dg Paolo Giovannini ha già fatto firmare quattro contratti per la rosa del riconfermato tecnico Ivan Maraia. Sono tutti under: Stefano Parodi (19 anni) esterno destro di centrocampo dalla Roma, Leonardo Stanzani (20) centrocampista dal Bologna e due giovani del vivaio Giovanni Benericetti (20) attaccante e Lorenzo Bardini (20) centrocampista. A loro vanno aggiunti i centrocampisti Francesco Vaccaro (21 anni) dal Palermo e Giovanni Catanese (23) dalla Pianese.
Le neo promosse. La Lucchese che ha confermato Antonio Monaco in panchina segue l’esterno offensivo Roberto Convitto (24) in doppia cifra col Licata e l’altro attaccante Filippo Scalzi (23) della Sanremese. Lamberto Magrini confermato sulla panchina del Grosseto vede arrivare i centrocampisti Simone Nannola (19) dall’Andria e Gheorge Fomov (19) dal Ghiviborgo. Obiettivo dichiarato il centrocampista Luca Belcastro (29) dell’Imolese.
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