Piatek e Torreira, due sogni da inseguire

Il centravanti guadagna 4 milioni, per il centrocampista ci vorrà molta pazienza. E anche un po’ di fortuna. Amrabat, sì alla deroga.

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di Angelo Giorgetti

Il primo, vero appuntamento per programmare la stagione è stato fissato il 22 agosto, quando la Fiorentina si ritroverà per riprendere gli allenamenti: Pradè e Iachini faranno il punto della situazione e l’allenatore aggiungerà il suo punto di vista con le opinioni sui singoli. Da lì, avendo soprattutto presente che la Fiorentina ha più di 30 giocatori in rientro dai prestiti o in esubero che "non rientrano nei piani", Pradè comincerà ad accelerare per assicurarsi almeno due figure centrali per la nuova Fiorentina: un centrocampista che abbia grande spessore nelle due fasi (Lucas Torreira, 24 anni, Arsenal, è l’identikit ideale) e un centravanti che porti in dote la certezza di molti gol (Krzysztof Piątek, 25 anni, Hertha Berlino, è da seguire con grande attenzione). Le difficoltà per il primo sono molte (è valutato circa 35 milioni) e la pista potrebbe essere percorribile in tempi avanzati: la concorrenza della Roma fra l’altro è molto concreta e l’Arsenal ha fatto sapere che gradirebbe la contropartita di Diawara.

Capitolo Piatek: l’interesse è reale e la cifra di acquisto più abbordabile per la Fiorentina (ma non inferiore ai 25 milioni) si complica molto considerando che l’ex milanista ha un ingaggio di 4 milioni netti a stagione. C’è poi da stabilire il futuro di Cutrone e Vlahovic e in questo caso Pradè aspetta proprio il parere di Iachini: a quale dei due l’allenatore potrebbe rinunciare? Il 22 sarà presente anche il nuovo acquisto Sofyan Ambrabat, formalmente tesserato con il Verona fino al 31 agosto: la Fiorentina ha chiesto l’autorizzazione per farlo allenare con i nuovi compagni e la risposta del Verona viene considerata poco più di una formalità.

Non è stato nel frattempo ancora deciso con l’Inter il prolungamento dei prestiti di Biraghi (26 presenze, 2 gol e 6 assist) e Dalbert (31 presenze, 8 assist): l’idea della Fiorentina è quella di continuare per un anno alle stesse condizioni, ma Pradè incontrerà i dirigenti dell’Inter solo quando la squadra nerazzurra avrà concluso il suo impegno in Europa League.

Per quanto riguarda i tempi del mercato, la Fiorentina sembra in possesso di una straordinaria calma: le mosse di gennaio hanno anticipato i tempi e il club si sente tutelato in prospettiva, sarà importante però non sbagliare le due-tre scelte che potrebbero spingere il gruppo verso un salto di qualità.

Che il mercato viola sia "ostaggio", fra virgolette, di Chiesa non è certo una novità. Federico è libero di andarsene, ma la Fiorentina gli ha fatto sapere che non accetterà una contropartita inferiore ai 60 milioni. Che sarebbero 10 in meno rispetto a quelli che avrebbero potuto entrare nelle casse viola un anno fa, ma il calcio ai tempi del Covid ha rivisto le quotazioni. Ci sarà dunque da aspettare, l’addio di Federico è certo eppure "condizionato". Nervi saldi e pedalare, sarà un mercato duro per tutti.

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