La Fiorentina è ripartita a mille

Tante sono le vittorie al "Franchi" nella storia viola. Magia di Chiesa, gol di Castro. Ora avanti sul mercato

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Campionato con mercato in corso. Il doppio impegno della Fiorentina – valido anche per le prossime per due giornate – incrocia così la prestazione sul campo della squadra di Iachini con quello che Pradè e Barone faranno nelle prossime ore al tavolo degli affari estivi.

Tre le (possibili) indicazioni dopo aver riletto la formazione di ieri contro il Toro. Uno: Pulgar (non convocato) può davvero finire in Inghilterra (Leeds e West Ham su di lui). Due: Pezzella non è forse così incedibile come si potrebbe pensare (Valencia e Napoli non mollano). Tre: Chiesa, in attesa del confronto con Commisso e soprattutto di eventuali maxi-offerte (Juve, Milan o Roma) gioca ed eventualmente giocherà fino all’ultimo istante prima dell’addio.

Anche perché Chiesa le partite le risolve e l’azione e l’assist confezionato per Castrovilli per il gol del vantaggio viola contro il Toro, ne è stata l’ennesima dimostrazione.

Gol, quello del numero 10, che ha trasformato nei tre punti il pressing a volte sfortunato, a volte impreciso con cui la Fiorentina ha messo alle corde i granata di Giampaolo per tutta la partita.

Iachini voleva la vittoria e l’ha ottenuta con la Fiorentina che aveva disegnato in settimana. L’unica sorpresa? Fuori Pezzella per Ceccherini, con Duncan in versione ’mezzo regista’ (Amrabat era in tribuna per squalifica) e in fase offensiva Vlahovic e Cutrone fra le riserve, per piazzare Kouame accanto a Ribery.

Il Toro, insomma, va giù sotto gli occhi di Commisso rientrato a Firenze nei giorni scorsi e per la Fiorentina l’1-0 sui granata mette il timbro sulla vittoria numero 1000 (al "Franchi") della sua storia.

Ma torniamo al mercato. Nelle prossime ore il patron farà il punto definitivo proprio sulla questione Chiesa, ma nel frattempo ci sono altre situzioni a uno stadio avanzato. Prendiamo la difesa: Ceccherini, nonostante la presenza da titolare, è a un passo dal trasferirsi altrone. Lo vuole il Verona, ma anche Bologna e Brescia sono pronte a inserirsi. Quindi (come detto) ecco tornare in primo piano i dubbi sul futuro di Pezzella e forse, proprio per queste ragioni, la società viola ha gettato le basi di più trattative relative a difensori. Izzo (ieri sera a Firenze con la maglia del Toro) piace molto, ma attenzione anche alla pista Bonifazi (Spal), mentre per la linea mediana torna in primo piano la candidatura di Sema (Udinese), visto anche che per Torreira gli ostacoli continuano a rendere l’operazione molto complessa. E la concorrenza del Torino si fa sentire. Eccome.

Ma torniamo a quello (caso Chiesa a parte) potrebbe accadere sul piano delle cessioni prima della chiusura del mercato.

Se la Fiorentina dovesse davvero piazzare Pezzella e Pulgar, nella casse del club arriverà una cifra molto vicina ai 30 milioni di euro. La ripartizione è praticamente alla pari con il capitano valutato circa 17 milioni di euro e il centrocampista 13.

Con questi soldi la Fiorentina può puntare o a sbloccare la corsa al nuovo centrocampista o andarsi a prendere Piatek dall’ Hertha Berlino anche se è chiaro che l’arrivo dell’attaccante spingerà la società a rivedere qualcosa nel parco delle punte attualmente in rosa. E sempre al netto della posizione di Chiesa, toccherebbe a Cutrone ascoltare i programmi della società e valutare nuove combinazioni di mercato.

Riccardo Galli

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