Addio a Galletti, gigante del nuoto

Si era dedicato con successo anche alla pittura. Aveva 78 anni. Il funerale a Tavarnelle

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 25 aprile 2015 - Paolo Galletti, uno dei più grandi talenti italiani del nuoto degli anni '50 e '60, è morto oggi per un malore a Tavarnelle Val di Pesa.

Nato a Firenze il 7 marzo 1937 nel popoloso rione di piazza Gavinana, allenato prima da Enzo Zamberoni, poi da Paolo Costoli e Celio Brunelleschi, Galletti, fu olimpionico, primatista mondiale, collezionò 11 titoli italiani ed ebbe straordinari risultati agli Europei del 1958. Iniziò a nuotare nel fiume Arno a 13 anni e concluse la sua carriera prima delle Olimpiadi di Tokyo del 1964. La sua squadra fu la Rari Nantes Florentia dove per 10 anni giocò anche a pallanuoto.

A 14 anni, nel 1951, si laureò campione italiano ragazzi nei 400 e nei 1500 stile libero, poi diventò primatista italiano nei 200 metri dorso, nei 200, 400, 800 e 1500 stile libero. Nel 1956 effettuò la migliore prestazione mondiale nei 200 dorso e fu uno dei sei nuotatori italiani inviati a Melbourne (Australia) a rappresentare l'Italia dove la staffetta 4x200 si classificò al settimo posto. Agli Europei di Budapest del 1958 Galletti conquistò la medaglia d'argento nella staffetta 4x200 stile libero, quella di bronzo nei 400 e il quinto posto nei 1500. Al termine degli Europei, l'Italia si classificò al secondo posto dietro all'Urss proprio grazie alle sue prestazioni. Nel 1960 partecipò alle Olimpiadi di Roma.

Poi Galletti, grande amante dell'Antica Grecia, si dedica con successo alla pittura fatta di composizioni geometriche proiettate in uno spazio immaginario senza fondo e senza fine. Opere che sono state esposte a Parigi, Bologna, Firenze, Milano e Torino. I funerali si svolgeranno lunedì 27 aprile a Tavarnelle Val di Pesa (Firenze) nella Pieve di San Piero in Bossolo.

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